Secondo i media israeliani, l’infezione da coronavirus si è diffusa tra molti israeliani appartenenti alla setta di Breslov, che lunedì all’alba ha visitato il sito storico della città.
I coloni, che provenivano dall’insediamento della Cisgiordania e dalle terre occupate del 1948, hanno preso d’assalto la città di Kifl Hares senza essere ostacolati dalle forze di occupazione israeliane, che hanno imposto restrizioni di movimento ai palestinesi locali dall’inizio della crisi del coronavirus.
Kifl Hares è esposto a ripetute irruzioni da parte di coloni con il pretesto visite alle tombe sacre, ma funzionari e attivisti palestinesi avvertono che tali visite mirano a controllare l’antica area della città e trasformarla in un avamposto coloniale.