Decine di feriti e asfissiati durante proteste in diverse parti della Cisgiordania

Cisgiordania. Decine di palestinesi sono stati feriti, venerdì, durante gli scontri (*) con le forze di occupazione israeliane (IOF) in diverse aree della Cisgiordania e di Gerusalemme.

A Nablus, ci sono stati numerosi scontri nelle cittadine di Beita e Beit Dajan durante le proteste contro gli insediamenti e a sostegno dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.

In un comunicato stampa, il capo dei servizi di ambulanza a Nablus, Ahmed Jibril, ha dichiarato che le squadre di soccorso palestinesi hanno assistito più di 70 feriti durante gli scontri: 5 colpiti da proiettili di metallo rivestiti di gomma, 63 asfissiati da gas lacrimogeni e tre caduti durante l’inseguimento delle IOF.

A Qalqilya, dopo gli scontri con i soldati a Kafr Qaddum, sono stati segnalati un ferito da proiettili di metallo rivestito di gomma e altri asfissiati da gas lacrimogeni.

A Ramallah, le IOF hanno sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti nel villaggio di Mughair, asfissiando diverse persone.

Ad al-Khalil/Hebron, le IOF hanno represso la protesta settimanale contro l’insediamento nel villaggio di Tuwana. I soldati hanno aggredito i manifestanti, gli attivisti stranieri e i giornalisti, e una donna è rimasta ferita. Hanno anche sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti e sono stati segnalati una decina di asfissiati.

I soldati hanno fatto irruzione nel villaggio di Beit Ummar nel nord di al-Khalil/Hebron e hanno sparato granate assordanti e gas lacrimogeni contro i giovani e sono stati segnalati diversi tra feriti e asfissiati.

Altri scontri sono stati segnalati al checkpoint di Huwara, nel sud di Nablus, e nel villaggio di Abu Dis, nella parte est di Gerusalemme.

(Fonti: PIC, Quds Press e Wafa).

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.