Decine di feriti in aggressioni delle IOF e dei coloni

Cisgiordania-PIC, Quds Press e Wafa. Venerdì, decine di palestinesi sono rimasti feriti dalle forze di occupazione israeliane (IOF) che hanno represso le proteste settimanali anti-coloniali in Cisgiordania e Gerusalemme.

A Nablus, diversi giovani hanno avuto problemi respiratori dopo che le IOF hanno lanciato bombe lacrimogene contro una protesta anti-insediamenti vicino all’area di Jabal Sobeih.

Nella cittadina di Beit Dajan i soldati hanno sparato proiettili di metallo rivestiti di gomma contro i giovani locali che stavano protestando contro la costruzione di un nuovo insediamento.

Le IOF hanno anche soppresso la marcia settimanale anti-insediamento a Kafr Qaddoum. Sono stati segnalati decine di feriti.

Violenti scontri (*) sono scoppiati anche nella città di Biddu, nella Gerusalemme occupata, tra pesanti lanci di lacrimogeni e uso di proiettili di metallo rivestiti di gomma da parte delle IOF.

Quattro palestinesi sono rimasti feriti in un attacco di un gruppo di coloni israeliani contro palestinesi che raccoglievano olive nelle proprie fattorie di Yasuf, nella provincia occupata di Salfit, in Cisgiordania.

Yousef Hammouda, un agricoltore locale, ha affermato che circa 30 coloni israeliani dell’insediamento illegale di Rehalim, hanno attaccato lui e la sua famiglia con pietre mentre stavano raccogliendo olive nella loro terra, ferendo lui alla testa, sua moglie ai piedi e suo figlio alla schiena.

I coloni, ha aggiunto, hanno anche distrutto il parabrezza del suo veicolo, spruzzato del peperoncino su altri contadini e rubato raccolti e attrezzature di coloro che stavano raccogliendo le olive sulle proprie terre.

Dall’inizio della stagione della raccolta delle olive, la Cisgiordania ha assistito a un’ondata di attacchi di coloni israeliani contro gli agricoltori palestinesi e le loro terre.

Gli attacchi includono il taglio e l’incendio di ulivi in ​​varie aree della Cisgiordania occupata.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.