
Nablus. Sabato sera, decine di cittadini palestinesi hanno riportato ferite durante gli scontri con le forze d’occupazione israeliane (IOF) nella cittadina di Beita, a sud di Nablus.
La Mezzaluna Rossa ha dichiarato che le sue squadre di ambulanze hanno fornito assistenza medica a circa 72 cittadini che hanno sofferto a causa dell’esposizione ai gas lacrimogeni e ad un giornalista colpito alla gamba con una bomba lacrimogena durante gli scontri nella cittadina.
La Mezzaluna Rossa, che ha inviato più ambulanze nella zona a sud di Nablus, ha aggiunto che una delle sue squadre è riuscita ad evacuare una famiglia di cinque persone, tra cui bambini, dall’auto su cui si trovavano, mentre le IOF usavano intensamente i gas lacrimogeni durante gli eventi.
Nel frattempo, le IOF hanno fatto irruzione in una moschea e in un negozio a Beita per confiscare le registrazioni delle telecamere di sicurezza.
Le IOF hanno chiuso i principali checkpoint militari nel sud di Nablus, intensificato le misure di sicurezza nella provincia e nei suoi centri abitati, e hanno costretto le attività commerciali nella cittadina di Huwwara a chiudere le porte.
L’esercito israeliano ha posto le sue forze in stato di allerta elevato e ha intensificato il numero di personale a Nablus dopo che due coloni sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco in un autolavaggio a Huwwara, nel pomeriggio di sabato.
A seguito dell’attacco, le IOF hanno rapito tre cittadini palestinesi dall’autolavaggio.
Un altro cittadino è stato rapito dalle forze israeliane presso un posto di blocco improvvisato vicino a Qalqilya, mentre si dirigeva al lavoro.
In casi separati avvenuti sabato, le IOF hanno confiscato una betoniera di proprietà palestinese mentre si stava dirigendo verso l’area di Arab az-Zuwaidin, nella zona beduina di Masafer Yatta, a sud di Hebron/al-Khalil.
Recentemente, le IOF hanno anche confiscato un bulldozer e attrezzi da costruzione a Masafer Yatta, come parte dei tentativi israeliani per impedire ai residenti locali di costruire o ristrutturare le loro case e cacciarli dall’area.
A Tulkarem, una folla di coloni ha aggredito dipendenti e lavoratori del municipio di Qaffin mentre stavano lavorando per ripristinare la strada che porta alle cittadine di Qaffin e Zababdeh e ad altre zone della Cisgiordania.
Fonti locali hanno dichiarato che i coloni hanno costretto il personale municipale di Qaffin, con la minaccia delle armi, ad interrompere il loro lavoro e hanno chiamato i soldati israeliani, che li hanno aiutati nell’aggressione e hanno sequestrato un camion per uso industriale.
(Fonti: PIC, Quds Press e Wafa).
Traduzione per InfoPal di F.L.