Decine di palestinesi sono stati feriti con proiettili di acciaio rivestiti in gomma all’entrata nord di al-Bireh, secondo l’Agenzia WAFA.
A seguito di un raduno pacifico richiesto dal movimento Fatah e da fazioni nazionali, che ha avuto luogo dal centro di Ramallah per commemorare il Giorno Internazionale di Solidarietà con la Palestina, sono scoppiati degli scontri tra i manifestanti e le forze israeliane.
Il segretario di Fatah a Ramallah e al-Bireh, Mwaffaq Suhwahil, ha affermato che l’evento è “un chiaro messaggio verso Israele che Fatah e il popolo palestinese continueranno a lottare contro l’occupazione fino allo stabilimento di uno stato indipendente palestinese con Gerusalemme come capitale”.
Nel frattempo, le forze israeliane hanno invaso un asilo a Beit Ummar, nel sud di Hebron, secondo un funzionario locale.
Un portavoce del comitato popolare anti-insediamenti a Beit Ummar, Mohammed Awad, ha affermato che soldati israeliani armati hanno invaso l’asilo all’alba, dopo aver infranto la porta principale e le finestre.
Ha affermato che le forze hanno distrutto i mobili, i computer e gli effetti personali dei bambini, e hanno staccato le piastrelle di una delle classi prima di fuggire.
L’esercito israeliano ha già eseguito diversi attacchi simili, con un uso deliberato della forza, contro scuole e strutture d’istruzione in Cisgiordania, violando gravemente il diritto internazionale e il diritto degli studenti all’educazione in un ambiente sicuro.
Defense for Children International (DCI) ha descritto l’anno di 2014 come il più difficile per i bambini palestinesi, a causa delle attuali violazioni israeliane, principalmente quella dell’estate 2014 contro la Striscia di Gaza.
Traduzione di F.H.L.