Decine di pazienti asfissiati mentre le IOF prendono di mira l’ospedale di Ramallah

Ramallah-Wafa. Decine di pazienti sono rimasti soffocati, mercoledì, quando le forze israeliane (IOF) hanno preso di mira il Palestine Medical Complex nella città di Ramallah, nella Cisgiordania occupata, secondo quanto riferito da testimoni locali.

Un convoglio di veicoli dell’esercito ha fatto irruzione nel campo profughi di Qaddura, adiacente al complesso medico, dove i soldati hanno invaso la casa della famiglia di un prigioniero, incarcerato da due settimane, e hanno condotto una perquisizione.

Sono scoppiati scontri tra i residenti locali e le IOF pesantemente armate che hanno aperto il fuoco contro i giovani che tentavano di bloccare il loro ingresso e hanno indirizzato le loro raffiche di lacrimogeni verso l’ospedale.

I gas lacrimogeni si sono diffusi nel reparto di cardiologia e cardiotoracico e in quello pediatrico, causando il soffocamento di decine di persone e seminando il panico tra i pazienti e le loro famiglie.

Nel frattempo, il ministro della Sanità, Mai al-Kaila, ha invitato le organizzazioni internazionali, tra cui il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), a intraprendere azioni urgenti per porre fine ai crescenti attacchi razzisti israeliani contro i centri medici palestinesi e contro gli operatori sanitari e gli equipaggi delle ambulanze.

Ha inoltre invitato il CICR e il corpo diplomatico straniero a visitare urgentemente il complesso medico per vedere di persona la realtà di quanto accaduto.