Decine di feriti in scontri con le forze israeliane in Cisgiordania e Gerusalemme

Cisgiordania-Quds Press, WAFA e PIC. Decine di palestinesi sono rimasti feriti venerdì negli scontri con le forze di occupazione israeliane (FOI) in diverse aree della Cisgiordania occupata, durante proteste contro il riconoscimento, da parte degli Stati Uniti, di Gerusalemme come capitale di Israele.

Una grande manifestazione è stata organizzata nei cortili della moschea al-Aqsa, a Gerusalemme Est: i partecipanti hanno innalzato striscioni condannando la mossa degli Stati Uniti.

I soldati israeliani hanno represso violentemente le marce nella zona di al-Wad, a Gerusalemme, hanno aggredito i manifestanti e arrestato un fotografo.

Scontri violenti sono scoppiati all’ingresso nord della città di al-Bireh, dove decine di palestinesi, tra cui un giornalista, sono rimasti soffocati dai gas lacrimogeni.

L’agenzia di stampa Wafa ha riferito che i soldati delle FOI hanno brutalmente aggredito un paramedico e arrestato un giovane palestinese ferito alla testa con un proiettile di gomma durante gli scontri.

Diversi palestinesi sono stati feriti dalle IOF durante le proteste organizzate a Budrus, a ovest della città di Ramallah.

Tre palestinesi sono stati feriti con proiettili di metallo rivestiti di gomma, mentre altri due hanno riportato ferite da proiettili letali negli scontri scoppiati all’ingresso nord della città di Betlemme.

Altri scontri sono esplosi nel campo profughi di al-Arroub, nell’area di Bab al-Zawiya e nella città di Beit Ummar nella provincia di Hebron, in seguito a manifestazioni di massa organizzate da forze islamiche e nazionali.

Le Foi hanno aperto il fuoco contro un veicolo palestinese nella città di Halhul, a Hebron.

Gli scontri si sono estesi a sud della città di Sa’ir e a nord-ovest di Halhul, dove i soldati delle FOI hanno sparato lacrimogeni, proiettili di metallo rivestiti di gomma e proiettili letali contro i giovani palestinesi che hanno risposto lanciando pietre.

A Salfit, due giovani palestinesi sono stati feriti, di cui uno gravemente, con proiettili di metallo rivestiti di gomma.

Decine di casi di soffocamento sono stati segnalati in scontri violenti in diverse aree di Qalqiliya.

Fonti locali hanno riferito che altri scontri sono scoppiati nella città di Azzun, ad est di Qalqiliya, e che i soldati delle FOI hanno bloccato l’ingresso principale della città e hanno attaccato i cittadini palestinesi con bombole di gas lacrimogeno.

Confronti simili sono stati registrati al check-point di Huwara, nelle cittadine di Beit Furik e di Deir Saharf, nella provincia di Nablus.

Le FOI  hanno arrestato due giovani palestinesi all’ingresso di Beit Furik e li hanno portati in una destinazione sconosciuta.

Sette giovani palestinesi sono rimasti feriti negli scontri con i soldati che hanno fatto irruzione nel villaggio di al-Lubban ash-Sharqiya, a sud di Nablus, e hanno lanciato bombolette di gas lacrimogeno nelle case dei cittadini.

Il direttore del dipartimento di emergenza presso la Mezzaluna Rossa palestinese di Nablus, Ahmad Jibril, ha riferito all’agenzia di stampa Wafa che 10 palestinesi sono stati feriti con proiettili di metallo rivestiti di gomma negli scontri scoppiati nella città di Beita, a sud di Nablus.

Jibril ha aggiunto che due palestinesi sono rimasti feriti dopo essere stati colpiti da proiettili letali, altri sei hanno subito ferite con proiettili di metallo rivestiti di gomma, mentre decine sono rimasti asfissiati dai gas lacrimogeni negli scontri a Huwara.

Nello stesso contesto, sono scoppiati scontri violenti tra i manifestanti palestinesi e le Foi nella città di Tammun ad est della città di Tubas, riferiscono fonti locali.

Gli scontri si sono intensificati nelle vicinanze dell’università Kadurie, a Tulkarem, dopo una manifestazione di massa contro la decisione degli Stati Uniti.

I soldati israeliani hanno gravemente aggredito diversi cittadini e giornalisti palestinesi e impedito loro di avvicinarsi all’area di conflitto.

Nel frattempo, a Jenin, molti palestinesi sono rimasti asfissiati dopo aver inalato gas lacrimogeni negli scontri che sono esplosi nel villaggio di Silat ad-Dhahr.

Fonti locali hanno riferito che i soldati delle FOI hanno sparato proiettili e bombole lacrimogene contro i giovani palestinesi, che hanno risposto lanciando pietre e incendiando pneumatici.