Decine tra feriti, asfissiati e detenuti in Cisgiordania

Cisgiordania-PIC e Quds Press. Decine di palestinesi sono rimasti feriti, mercoledì sera, durante scontri (*) scoppiati in diverse aree della Cisgiordania occupata in segno di protesta contro l’uccisione di quattro giovani palestinesi durante un’incursione israeliana nel campo profughi di Jenin.

Almeno 34 palestinesi sono rimasti tra feriti e asfissiati negli attacchi dei coloni nel villaggio di Madama, a sud di Nablus, effettuati sotto la protezione delle forze di occupazione israeliane.

Anche 14 palestinesi sono rimasti feriti a Qalqilya, mentre un altro giovane è stato gravemente ferito nella città di al-Bireh.

Due bambini palestinesi sono stati detenuti a sud di al-Khalil/Hebron e portati in un centro di detenzione.

Le forze di polizia israeliane hanno arrestato due ragazze, e il padre e la madre del bambino detenuto Mahmoud Sami Abu Al-Hawa, a al-Tur, a est della Gerusalemme occupata.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.