Decine tra feriti e asfissiati durante protesta settimanale a sud di Nablus

Nablus-PIC, Quds Press e Wafa. Venerdì pomeriggio sono scoppiati violenti scontri(*) vicino a Jabal Sobeih, nella città di Beita, a sud di Nablus, tra i pesanti lanci di lacrimogeni e proiettili di metallo rivestiti di gomma da parte delle forze di occupazione israeliane (IOF).

Decine di persone sono rimaste ferite durante gli scontri, tra cui quattro giornalisti.

Fonti locali hanno affermato che due giornalisti sono stati colpiti e feriti dai proiettili di metallo rivestiti di gomma sparati dalle IOF, mentre altri due hanno subito l’inalazione di gas lacrimogeni.

I residenti di Beita e dei villaggi circostanti organizzano da mesi proteste settimanali, il venerdì, contro la costruzione di un nuovo insediamento per soli ebrei a spese della terra palestinese a Jabal Sobeih.

I soldati fanno uso di forza letale per disperdere le proteste, uccidendo e ferendo manifestanti.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.