
Doha. Una delegazione di Hamas ha informato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan sugli ultimi sviluppi riguardanti gli sforzi per fermare l’aggressione israeliana a Gaza e sugli esiti della recente visita del Movimento al Cairo.
L’incontro, tenutosi domenica a Doha e presieduto dall’alto funzionario di Hamas Mohammed Darwish, è stato dettagliato in una dichiarazione rilasciata da Hamas.
La dichiarazione ha rilevato che la leadership del Movimento è impegnata in una serie di visite e incontri politici per discutere la proposta presentata ai mediatori, con l’obiettivo di raggiungere un accordo globale che includa un cessate il fuoco, lo scambio di prigionieri, gli interventi di soccorso e la ricostruzione.
I colloqui hanno riguardato anche la grave situazione umanitaria a Gaza, mentre l’occupazione israeliana continua la sua politica di carestia e blocca l’ingresso di aiuti alimentari essenziali.
La delegazione ha ascoltato gli sforzi turchi volti a porre fine alla guerra e a fornire soccorso al popolo palestinese. Ha concordato di mantenere una comunicazione costante e un coordinamento politico nel prossimo periodo per contribuire a porre fine all’aggressione contro Gaza.
Domenica mattina, il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, ha confermato che i negoziati per il cessate il fuoco riguardanti Gaza non si sono interrotti, sottolineando il proseguimento dei lavori sull’ultima proposta a cui Hamas ha risposto.
In dichiarazioni seguite dall’agenzia di stampa Sanad, Sheikh al-Thani ha affermato che il Qatar rimane in coordinamento con l’Egitto e altri partner per avanzare verso la seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza.
Nel frattempo, l’attacco genocida di Israele a Gaza continua, tra una grave carestia e le catastrofiche condizioni di vita dei civili sfollati in tutta la Striscia.
I mediatori di Qatar ed Egitto avevano precedentemente proposto un nuovo piano per un cessate il fuoco a lungo termine a Gaza, della durata compresa tra i cinque e i sette anni. Secondo i media arabi, la proposta include uno scambio di prigionieri in cui Hamas rilascerebbe tutti quelli israeliani in cambio del rilascio dei prigionieri palestinesi, della fine della guerra e del completo ritiro delle forze israeliane dal territorio devastato.
Il Qatar aveva svolto un ruolo centrale, a fianco di Egitto e Stati Uniti, nel raggiungimento dell’accordo di cessate il fuoco temporaneo, lo scorso novembre, che includeva il primo scambio di prigionieri. Tuttavia, i negoziati sono falliti in seguito alla ripresa dell’aggressione israeliana.
In una conferenza stampa congiunta tenutasi a Doha con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, Sheikh al-Thani ha sottolineato che il Qatar ha discusso con la Turchia del rinnovato attacco israeliano a Gaza.
Il ministro qatariota ha ribadito il rifiuto del suo Paese della politica della fame come arma contro il popolo palestinese da parte di Israele, confermando che il Qatar avrebbe continuato i suoi sforzi di mediazione nonostante le campagne di disinformazione.
Ha sottolineato che l’obiettivo degli attuali negoziati è garantire il rilascio dei prigionieri e porre fine alla guerra, affermando che i rapporti del Qatar sono stati trasparenti e che Hamas ha ripetutamente dichiarato la sua disponibilità a rilasciare tutti i prigionieri.
Sheikh al-Thani ha anche respinto le accuse secondo cui il Qatar avrebbe incitato proteste studentesche negli Stati Uniti, definendo tali affermazioni “assurde” e chiarendo che i rapporti del Qatar con le università statunitensi sono limitati agli istituti scolastici con sede a Doha. Ha sottolineato che qualsiasi finanziamento fornito dal Qatar a istituti scolastici o di ricerca è pienamente trasparente.
Evidenziando il ruolo del Qatar come nazione amante della pace che ha svolto un ruolo di mediazione in numerosi conflitti, Sheikh al-Thani ha affermato che il suo Paese è oggetto di una campagna di pubbliche relazioni negative orchestrata da Israele.
Da parte sua, il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha sottolineato che la partnership strategica tra Turchia e Qatar sostiene la stabilità regionale. Ha accusato Israele di commettere atti di pulizia etnica a Gaza e di ostacolare la consegna di aiuti alimentari, nonostante la volontà palestinese di accettare un cessate il fuoco, accusando Tel Aviv di ostinazione (nella distruttività).
Fidan ha ringraziato il Qatar per i suoi sforzi di mediazione, sottolineando che la priorità è ripristinare il cessate il fuoco e garantire l’arrivo di aiuti umanitari a Gaza, ribadendo che la “chiave per la pace” risiede nel raggiungimento di una soluzione a due stati.
La visita del ministro turco in Qatar si concentra sulla discussione di diverse questioni bilaterali e regionali, in particolare quelle relative a Palestina e Siria.
(Fonti: PIC e agenzie).
Traduzione per InfoPal di F.H.L.