
Nablus – WAFA. Mercoledì, rappresentanti dell’Unione Europea ed altri paesi hanno visitato la cittadina di Burqa, nel nord della Cisgiordania, a nord-ovest di Nablus, e sono stati informati dai residenti locali sulle loro sofferenze, dovute alle continue misure israeliane e agli attacchi dei coloni.
Nasser Hajji, del consiglio di Burqa, ha dichiarato alla delegazione che la cittadina ha subito attacchi e violazioni dell’occupazione israeliana. Migliaia di persone sono state sfollate e centinaia di ettari dei terreni locali sono stati sequestrati dopo la creazione della colonia di Homesh, nel 1978.
Ha aggiunto che le case della cittadina sono state demolite e agli agricoltori è stato negato l’accesso alle loro terre, nonostante l’evacuazione della colonia, avvenuta nel 2005, e le decisioni dei tribunali israeliani che hanno consentito la restituzione delle terre in questione ai palestinesi.
Hajji ha sottolineato che la cittadina è sotto assedio da 70 giorni e ha subito ripetuti attacchi da parte dei coloni. Circa 100 persone sono state ferite con i proiettili sparati dalle IOF e decine di palestinesi sono stati arrestati.
Ha affermato che le case vicino alla colonia evacuata vengono attaccate quasi quotidianamente dai coloni, aggiungendo che i residenti vivono in uno stato di terrore.
Hajji ha chiesto all’Unione Europea e ai paesi liberi del mondo di fornire protezione ai residenti di Burqa e di fare pressione su Israele affinché applichi le risoluzioni delle Nazioni Unite, al fine di raggiungere la pace.
Il rappresentante dell’UE in Palestina, Sven Kuhn von Burgsdorff, ha affermato che i ripetuti attacchi dei coloni contro i palestinesi e le loro case sono una questione pericolosa e che le persone devono ricevere protezione.
Ha aggiunto che la presenza della colonia di Homesh è illegale.