Delegazione europea ispeziona i danni al valico di Rafah

Memo. Una delegazione europea è arrivata nella Striscia di Gaza per controllare l’entità dei danni intorno al valico di Rafah, che collega la Striscia di Gaza con l’Egitto, a seguito della recente operazione militare israeliana.

Una fonte palestinese ha raccontato a un corrispondente dell’agenzia stampa Anadolu che “due delegati della Missione di assistenza alle frontiere per valico di Rafah dell’Unione Europea  (EUBAM Rafah) sono arrivati giovedì nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, hanno ispezionato la sede della missione, che è stata bombardata da Israele, e si sono incontrati con il direttore della parte palestinese”.

L’esercito israeliano ha bombardato il valico di Rafah per tre volte, distruggendo il quartier generale di EUBAM, le torri di telecomunicazione, l’ambulanza e i quartieri di difesa civile e causando danni materiali a diverse strutture del valico, comprese le sale per le partenze e gli arrivi e i quartieri di gestione.

La fonte, che ha richiesto l’anonimato, ha dichiarato che la delegazione ha ispezionato la situazione al valico di Rafah, informandosi sull’entità del danno fisico.

La fonte ha sottolineato che la delegazione ha condannato il bombardamento israeliano del quartier generale EUBAM e ha dichiarato che la missione è un organo civile specializzato in procedure di viaggio e non ha nulla a che vedere con eventuali scopi militari.

L’accordo di circolazione e accesso (AMA) firmato tra l’Autorità palestinese e Israele nel novembre 2005 prevede la presenza di una missione di osservazione europea che controlli la circolazione degli abitanti di Gaza attraverso il valico di Rafah.

Israele ha impedito agli osservatori europei di entrare a Gaza dal 2006, a seguito del rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit. Da allora, il valico rimane parzialmente aperto, con chiusure frequenti.