
Fonti locali hanno affermato che bulldozer israeliani scortati dalla polizia hanno invaso il villaggio e hanno cominciato a rimuovere tutte le tende e case improvvisate.
Decine di beduini, fra cui bambini, sono diventati senzatetto di nuovo e soffriranno per il clima freddo, prima di avere di nuovo delle case improvvisate.
I residenti di Araqib vivono costantemente nella paura, aspettando che il loro villaggio venga demolito in qualsiasi momento, ogni volta che lo ricostruiscono.
Tuttavia, tale politica israeliana arbitraria di demolizione, sradicamento e sfollamento non fa che aumentare il legame dei residenti con la loro terra e con il villaggio, anche se Israele dovesse demolirlo migliaia di volte, come loro stessi hanno dichiarato più volte.
Al-Araqib è uno dei diversi villaggi beduini nel deserto del Negev “non riconosciuti” da Israele.
La demolizione di al-Araqib e di altri villaggi nel Negev è una politica sistematica israeliana che ha come obiettivo l’espulsione della popolazione autoctona dal Negev e il suo trasferimento in aree del governo, aprendo la strada per espandere e costruire colonie per la comunità ebraica.
Traduzione di F.H.L.