Demolizione di 650 edifici in Cisgiordania nel 2013

netanyahu_israel_peace_latuffJenin-Quds Press. Un rapporto palestinese ha evidenziato l’inasprirsi delle violazioni israeliane nei confronti degli abitanti delle vallate palestinesi della Cisgiordania durante il 2013. Sono stati infatti demoliti 650 edifici, comprendenti le case della popolazione e gli ovili delle pecore.

Il rapporto, inviato a Quds Press, dichiara che “l’occupazione ha recapitato 420 notifiche di demolizioni, deportazioni e multe per gli abitanti della Valle del Giordano, ha confiscato 22 cisterne di acqua e 12 camion che trasportavano tende, aiuti umanitari e attrezzi agricoli per la popolazione”.

Nel corso del 2013, inoltre, secondo il rapporto, Israele ha sequestrato decine di capi di bestiame, bovini e ovini, così come ha inflitto pesanti multe alla popolazione.

L’esercito israeliano, continua il rapporto, ha costretto decine di cittadini ad abbandonare le loro case più di cinque volte, con il pretesto di effettuare esercitazioni militari tra le costruzioni di proprietà palestinese.

Il rapporto richiama l’attenzione sulla confisca, da parte delle autorità israeliane, di più di 500.000 ettari di terreno, in particolare nell’area di al-Farisia, sul completamento della costruzione di decine di unità abitative negli insediamenti di Maskot, Rotem e Majula, nonché sulla chiusura di quasi 25.000 ettari di terreno, con pretesti e scuse diversi.

La polizia israeliana ha inoltre comminato 25 contravvenzioni e pesanti multe agli abitanti sulla base di pretesti addotti dai coloni, mentre il rapporto registra infine 22 aggressioni nei confronti di pastori e mandriani, allo scopo di impedire loro il pascolo in montagna.

Traduzione di Federica Pistono