Deputato cristiano costernato per boicottaggio del Clp di Ramallah.

Ramallah – Pic.  Il presidente del Consiglio Legislativo Palestinese (PLC), Aziz Dweik, denuncia con forza coloro che bloccano le attività parlamentari, in particolare la sessione che ieri (1° marzo) doveva discutere delle aggressioni israeliane ai luoghi santi islamici.

Dweik ha assicurato però che tutte le misure costituzionali verranno prese affinché quella seduta straordinaria del PLC, impedita da Fatah, si tenga in seguito. Fatah, infatti, lavora nell’interesse degli occupanti, non nell’interesse della Palestina e di al-Quds (Gerusalemme), ha affermato Dweik.

“Oggi è chiaro qual è il partito che non vuole la riconciliazione, non vuol far ripartire i lavori del PLC e non è affatto interessato alle questioni di al-Quds, della moschea al-Aqsa, della moschee di Bilal e di Ibrahim (Abramo) e di altri luoghi santi”, ha dichiarato Dweik.

Di questa situazione – ha ancora detto Dweik – soffrono tutte le città palestinesi e tutti i luoghi santi, islamici e cristiani.

Hussam al-Tawil, cristiano, membro indipendente  del PLC, ha affermato che Aziz Dweik ha tutto il diritto di esercitare le proprie prerogative presso il PLC a Ramallah.

Mahmoud al-Ramahi, segretario del PLC, ha dichiarato la sessione straordinaria doveva tenersi per inviare ad Israele un messaggio: che i legittimi rappresentanti del popolo palestinese sono uniti nell’affrontare la questione di al-Quds, ma evidentemente Fatah ha altre priorità.

Ramahi riferisce che le milizie di Abbas hanno impedito che la sessione parlamentare si tenesse. Il commento è: Fatah è più interessato alla divisione che alla riconciliazione.

“Proveremo ad indire una nuova seduta nei prossimi giorni, e se Fatah continuerà nel suo ostruzionismo la terremo fuori dal PLC”, ha dichiarato il parlamentare palestinese.

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