Gerusalemme occupata/al-Quds – PIC. Domenica, i detenuti amministrativi palestinesi nelle carceri israeliane hanno organizzato un sit-in nei cortili delle prigioni per protestare contro la politica israeliana di detenzione amministrativa.
Secondo il Centro palestinese per gli studi sui prigionieri, l’organizzazione del sit-in fa parte delle fasi di preparazione all’inizio di uno sciopero della fame di massa, previsto per la fine del 2022.
Il direttore del Centro palestinese per gli studi sui prigionieri, Riad al-Ashqar, ha affermato che il servizio carcerario israeliano continua a trascurare le richieste dei detenuti amministrativi palestinesi, portandoli a organizzare uno sciopero della fame di massa.
“Israele ha emesso più di 650 ordini di detenzione contro prigionieri palestinesi dopo il boicottaggio dei suoi tribunali dall’inizio del 2022, portando così il numero di detenuti amministrativi palestinesi ad oltre 600, tra cui donne, bambini, deputati, anziani e malati”, ha aggiunto al-Ashqar.
Ha invitato il popolo palestinese ad intensificare le manifestazioni in sostegno dei detenuti amministrativi palestinesi, “al fine di smascherare la politica razzista della detenzione amministrativa”.
Martedì scorso, i detenuti amministrativi palestinesi nelle carceri israeliane si sono rifiutati di presentarsi per l’appello (conteggio), come parte delle proteste contro questa politica israeliana.
La detenzione amministrativa è l’incarcerazione senza processo o accusa ed è ampiamente utilizzata da Israele contro gli attivisti palestinesi come deterrente politico.