Detenuti palestinesi in Egitto proclamano lo sciopero della fame

Gaza – InfoPal. I detenuti palestinesi nelle prigioni egiziane hanno proclamato lo sciopero della fame per protesta contro le disumane condizioni nelle quali si trovano in territorio egiziano. 

Con quest'azione, essi denunciano anche il deterioramento dello stato di salute di molti compagni detenuti e i metodi di tortura ai quali sono sottoposti. 

Per mezzo del portavoce dei loro familiari, questi prigionieri, si appellano al Consiglio militare supremo della forze armate, dal quale si aspettavano il rilascio in concomitanza con gli eventi che hanno investito l'Egitto nelle settimane scorse. 

Con l'inizio della rivolta egiziana, otto cittadini palestinesi detenuti in Egitto erano riusciti a fuggire, grazie all'intervento dei familiari dei detenuti egiziani. 

“Trentuno palestinesi restano ancora nelle prigioni egiziane”, ha riferito 'Emad as-Said, portavoce dei familiari, che ha reso note le prigioni in cui i suoi connazionali sono incarcerati: “Al-Qantarah, Burj al-'Arab e al-'Aqarb. Quest'ultimo centro è noto per gli abusi e i metodi di tortura praticati sui detenuti. Qui, si troverebbero alcuni palestinesi, dei quali, da lungo tempo, non si hanno notizie”. 

Sei detenuti palestinesi, erano rimasti feriti nelle operazioni di arresto condotte ad Isma'iliyah. Portati nel carcere di al-'Azawli sarebbero stati vittime di abusi e tortura e, peggiorate le loro condizioni di salute, gli ufficiali egiziani li avrebbero trasferiti su un elicottero verso la prigione di al-'Aqarb. 

In Egitto, i detenuti palestinesi sono sottoposti ad ogni sorta di maltrattamento; accade anche che vengano privati di cibo e acqua e delle visite mediche. 

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