
Gaza. L’attacco genocida in corso da parte di Israele alla Striscia di Gaza ha distrutto il 92% delle case palestinesi nell’enclave, ha dichiarato lunedì l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA).
“Le famiglie a Gaza affrontano una devastazione inimmaginabile. Secondo il Protection Cluster, il 92% delle case è stato danneggiato o distrutto, innumerevoli persone sono state sfollate più volte e gli alloggi scarseggiano”, ha dichiarato l’UNRWA.
L’agenzia delle Nazioni Unite ha ribadito il suo appello affinché l’assedio venga revocato.
Bilancio delle vittime tra gli operatori UNRWA.
Il Commissario Generale dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, ha annunciato lunedì che il bilancio delle vittime tra gli operatori UNRWA uccisi a Gaza ha superato i 300.
“Durante questa guerra, uno degli aggiornamenti più terribili che ricevo regolarmente è il bilancio delle vittime tra gli operatori UNRWA. Oggi, il bilancio delle vittime ha superato il terribile traguardo di 300”, ha dichiarato Lazzarini su X.
“La stragrande maggioranza degli operatori è stata uccisa dall’esercito israeliano insieme ai loro figli e ai loro cari: intere famiglie sterminate. Molti sono stati uccisi nell’adempimento del dovere, mentre servivano le loro comunità”, ha aggiunto.
Il portavoce dell’UNRWA ha affermato che le vittime “erano per lo più operatori sanitari e insegnanti delle Nazioni Unite, che supportavano le loro comunità”.
Immunità e responsabilità.
“Nulla giustifica queste uccisioni. L’impunità porterà ad altre uccisioni. I responsabili devono essere ritenuti responsabili”, ha aggiunto Lazzarini.
Dal 2 marzo, Israele ha mantenuto i valichi di Gaza chiusi al cibo, agli aiuti medici e umanitari, aggravando una crisi umanitaria già grave nell’enclave, secondo quanto riportato da fonti governative, internazionali e per i diritti umani.
Domenica, l’esercito israeliano ha avviato un’ampia offensiva terrestre nel territorio assediato.
Un bilancio impressionante di vittime.
Da quando Israele ha rinnegato il cessate il fuoco il 18 marzo, ha ucciso e ferito migliaia di palestinesi in tutta la Striscia di Gaza attraverso un sanguinoso e continuo bombardamento aereo.
Il 7 ottobre 2023, a seguito di un’operazione della resistenza palestinese nel sud di Israele, l’esercito israeliano ha lanciato una guerra genocida contro i palestinesi, uccidendo oltre 52 mila persone, ferendone più di 118 mila e con oltre 14 mila dispersi.
Nonostante la condanna abituale del genocidio israeliano da parte di molti paesi in tutto il mondo, poco è stato fatto per garantire che Israele se ne assuma le responsabilità.
Israele è attualmente sotto inchiesta per il crimine di genocidio da parte della Corte Internazionale di Giustizia, mentre i criminali di guerra accusati – tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu – sono ora ufficialmente ricercati dalla Corte Penale Internazionale.
Il genocidio israeliano è ampiamente difeso, sostenuto e finanziato da Washington e da alcune altre potenze occidentali.
(Fonti: PC, Quds News, X UNRWA).
Traduzione per InfoPal di F.H.L.