Diario dal Cairo

Diario dal Cairo, di Mostafa Rifai.

Lunedì 29 ore 13:20. Una donna, Manar Mansri, è stata arrestata dalla polizia mentre era diretta all’ospedale di campo a piazza rabea Al Adawiya – Nasr City, per donare il sangue , gesto di dovere per contribuire a salvare vite umane. Invece è stata arrestata dalla polizia per aver commesso il reato di donazione del sangue!

Ieri notte sono stati arrestati il segretario del partito Al-Wasat, Abu El-Ela Madhi e il suo vice, Esam Sultan.

Esam Sultan è uno dei giornalisti più in vista che hanno smascherato molti dei gerarchi del vecchio regime e continuano a farlo. Questi arresti sono ulteriori prove del fallimento del golpe.
Ore 23:08. C’è una calma molto strana, nel senso che circolano voci che attaccheranno oggi piazza Al-Nahda e i dintorni dell’università del Cairo. Nel frattempo sono appena stati avviati due cortei di manifestanti diretti verso la Questura di Giza. Ma oggi ci sono altre due cose che invitano a riflettere molto: la prima è il contenuto del 4° volantino lanciato dagli elicotteri dell’esercito sui manifestanti del sit-in di Rabea Adawiya in cui usa termini nuovi, con rispetto e meno minacce; il secondo, la presenza dell’inviata della UE, che doveva durare poche ore ma che ha deciso di rimanere ancora un giorno. La borsa sta crollando e tutti lo dicono apertamente: a causa delle manifestazioni pro-legalità non si riesce a recuperare i mercati.
Ore 23:45. Una manifestazione a Manoura dopo la preghiera della veglia notturna, con grande partecipazione femminile. Durante la marcia del corteo i manifestanti sono riusciti a catturare un malvivente armato che cercava di infiltrarsi in mezzo alle donne. Le due manifestazioni pro-legalità a Giza sono arrivate alla sede della Questura.

1069066_10200303151321967_1613618691_nEcco l’immagine appena arrivata.

 

 

 

 

 

 

 

Martedì 30 luglio, ore 00:02. Manifestazione enorme a Mars Matruh – nord-ovest dell’Egitto – con i teli funebri, diretta alle sedi dei Servizi Segreti e la Questura della città.

Altra manifestazione a Port Said, e la polizia militare si ritira. Mentre il comandante diceva ai manifestanti: “Noi siamo qui per voi, e non c’entriamo per niente in quello che sta succedendo”.

Ore 01:20. Poliziotti in borghese e armati si stanno dirigendo verso una manifestazione pro-legalità a Nasr City , per attaccarla. I manifestanti sono diretti verso la sede della polizia di sicurezza di stato, che è il dipartimento specializzato nelle torture degli oppositori islamici.

Polizia e malviventi a Mansoura attaccano e perseguitano i manifestanti pro-legalità durante il loro ritorno a casa, dopo la fine della protesta.