Diario dal Cairo

Diario dal Cairo, di Mostafa Rifai.

Martedì 6 agosto, ore 22:19. Dopo giorni di confusione totale, arresti di personaggi stimati, di delegazioni internazionali, minacce di uso di forza, false notizie smentite e altro ancora. Ma la cosa più importante è il completo crollo dell’economia del paese e le file agli sportelli delle banche per prelevare i propri risparmi, sia per paura sia per un gesto di disobbedienza civile, dopo che il governo golpista ha chiesto alle banche un credito di 81 miliardi di pound per coprire la spesa pubblica.

Le agenzie finanziarie internazionali hanno diffuso la notizia secondo cui l’Egitto ha bruciato 17,5 miliardi di dollari dall’insediamento di questo governo; la borsa è a rischio dopo la perdita di oltre 50 miliardi di pound. Con il forte flusso di clienti agli sportelli degli istituti di credito, 38 di loro hanno ammesso grandi difficoltà, di conseguenza il governo ha dato ordine di non prelevare oltre 5000 pound e il divieto di prelevare valuta estera.

Nel frattempo continuano le manifestazione chilometriche in tutte le città, il continuo aumento dei decessi dopo la strage della settimana scorsa. Molta gente comincia a capire la verità delle mobilitazioni del 30 giugno, mentre la polizia torna a essere peggio di prima.

Mercoledì 7 agosto, ore 12:12. Dopo la dichiarazione degli inviati USA secondo cui ciò in Egitto si è svolto un golpe e che i governanti eletti sono in carcere, iniziano a vedersi le conseguenze:

Il consigliere politico del re dell’Arabia Saudita dichiara a sua volta in un intervento su Al Jazeera che in Egitto c’è stato un colpo di stato.
– La presidenza della Repubblica, del presidente provvisorio insediato dai golpisti, dichiara il fallimento degli sforzi diplomatici.

Ore 14:38. Mandato d’arresto nei confronti del medico che presiede l’ospedale da campo della piazza Rabea Adawiya e del suo vice.
Stamattina c’è un tentativo da parte di malviventi appoggiati dalla polizia di rimuovere le barricate difensive vicino al palco dove è avvenuto il massacro a Nasr City.
I due medici sono stati accusati di perpetrare violenze, torture e di tentato omicidio. Questa è la procura della repubblica dei golpisti! I nomi dei medici sono: dott. Mohamed Al Zanaty – direttore dell’ospedale di campo di Rabea; dott. Abdelazim Ibrahim Mohamed, vice direttore.