Diario dal Cairo

Diario dal Cairo. Dal nostro corrispondente Mostafa Rifai.

1208756_10200492899985565_204655781_nSabato 31 agosto, ore 10:59. Video allucinante del massacro di Rabea del 14 agosto 2013: un cecchino spara contro un gruppo di arrestati, nonostante la loro resa alla polizia, in fila indiana e con le mani alzate. La vittima viene poi abbandonata per strada senza la minima considerazione: http://www.youtube.com/watch?v=WLuu9l9Pwds

Domenica 1° settembre, ore 13:24. Brutte notizie che arrivano dal Sinai, sopratutto da Rafah: l’esercito egiziano sta per demolire tutte le case adiacenti al confine con la Striscia di Gaza per la profondità di 500 metri. Siamo tutti amareggiati. Questo è un segnale molto negativo, in tutti i sensi.

Ore 13:58. La TV di stato annuncia l’invio di forze dal ministero degli Interni per assediare l’Università di Mansoura.

Ore 23:39. Come tutti i giorni, manifestazioni diurne e notturne al Cairo, Giza e in molte altre città.

La situazione a Rafah è drammatica: demolizioni di case, arresti indiscriminati di decine di persone; la polizia rapisce 500 tra anziani, donne e bambini e li usa come scudi umani nel distretto di Saeikh Zouaied per evitare la rabbia e le rappresaglie degli abitanti.

Lunedì 2 settembre, ore 01:27. Dichiarazione drammatica sulla situazione del turismo tra Luxor e Aswan: secondo il Gen. di Brigata Hosni Hoiussein, Ispettore della Polizia del Turismo e i Monumenti dell’Alto Egitto, che tra le 255 navi da crocera tra le due città solo 2 sono operative, con 43 turisti, mentre tutte le strutture alberghiere sono vuote, tranne 4 alberghi, su un totale di 47, con 50 turisti, il che significa 93 turisti in tutta la zone, l’equivalente del 0,05% dell’occupazione alberghiera.

Secondo fonti autorevoli, dall’inizio del golpe l’economia del paese ha perso il 65%, e continuando con questo ritmo al primo ottobre raggiungerà l’80%.