Diario dall’Egitto

Diario di Mostafa Rifai dal Cairo

Venerdì  12 luglio, ore 09:04. Ci sono voci riguardanti l’arresto della moglie di Morsi come mezzo di pressione su di lui per cedere, ma non ci sono né smentite né conferme ufficiali…
Anche la smentita del ministero degli Interni è stata insignificante e poco convincente.

09:31. Il Comitato Consultivo degli Ulema ha rifiutato l’invito del ministro della Difesa El-Sisi al dialogo a proposito della crisi che attraversa il Paese.

Da precisare che tale comitato è costituito da Ulema indipendenti che hanno grande seguito sia a livello nazionale che internazionale.

11:27. Finalmente: soluzione di anatema?!!!!!

Da molto tempo e sempre durante la preparazione delle manifestazioni contro il presidente Mursi, venivano scoperti laboratori clandestini che producevano uniformi militari e della polizia, e guarda caso erano nelle zone in cui operavano con tanta forza gerarchi, militanti e sostenitori a soldo del vecchio regime e del partito di Mubarak.
Dal seguente articolo pubblicato dalla pagina ufficiale de “Il Fronte della Coscienza”, un raggruppamento di politici, intellettuali, partiti di centro e altri, che cercavano il dialogo per evitare la crisi pilotata e messa in atto per mezzo di attori e comparse del cosiddetto “Fronte di Salvezza” di el-Baradei insieme ad altri che avrebbero dovuto essere spazzati via dopo il golpe.
Ora si cominciano a tirare fuori i primi fili della matassa infernale che sta cercando di trascinare l’Egitto verso gli abissi della dittatura di cui ha sofferto per decenni.

Ecco la traduzione integrale dell’articolo.
جبهة الضمير _الصفحة الرسمية
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11:28. Notizie flash: inquietante e molto, molto importante.  Pagina ufficiale de “Il Fronte della Coscienza”
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Informazioni sugli eventi in Egitto

Dopo l’uccisione di manifestanti davanti alle sedi della Guardia Presidenziale, gli alti ufficiali dell’esercito hanno preso la loro decisione a sostegno della legalità e il loro rifiuto del colpo di stato. Non aspettano altro cha una sommossa che esprime una rabbia popolare più grande di quella che c’è ora per rovesciare al-Sisi e i suoi collaboratori.
Per informazione, precisiamo che quelli che hanno sostenuto il colpo di stato e lo hanno attuato sono in pochi e non hanno un significativo controllo sull’esercito egiziano; essi controllano solamente le testate giornalistiche [TV e mezzi d’informazione con giornalisti corrotti], quindi al-Sisi ha trovato rifugio nel fatto di chiamare dei battaglioni fuori dell’esercito, offrendo loro dei lauti compensi in danaro. Essi sono sotto il suo comando diretto e la sua guida, è stato lui di persona a dar loro l’ordine di uccidere i manifestanti davanti alla sede della Guardia Presidenziale, dopo il rifiuto da parte dell’esercito egiziano di puntare le armi contro il popolo e intervenire per disperdere le manifestazioni e il sit-in che chiedevano il ritorno della legalità.
E’ la stessa banda che ha ucciso l’ufficiale dell’esercito davanti alla sede della Guardia Presidenziale che aveva tentato, insieme ad altri, di affrontarli.
Quei battaglioni sono limitati nel numero, con poco equipaggiamento e armamento limitato, oltre al fatto di avere scarsa esperienza di combattimento, in quanto sono formati da ex-ufficiali della polizia e squadre antisommossa, che sono fuggiti dopo la caduta del regime di Mubarak per i crimini che avevano commesso prima e durante la rivoluzione del 25 gennaio 2011. Ma questi non avranno alcun potere quando l’esercito egiziano si muoverà per cacciare i golpisti e ristabilire la legalità.
L’obiettivo di el-Sisi sarebbe quello di creare lo scontro tra popolo e esercito, per riuscire poi a riconquistare il controllo con il pretesto della lotto al terrorismo o della violenza contro l’esercito. Perciò, tali battaglioni hanno indossato le uniformi dell’esercito per far credere ai manifestanti e ai rivoluzionari che si trattava dell’esercito, così da trascinarlo, insieme al popolo, nello scontro, in questo modo dl-Sisi avrebbe potuto assicurare la sua permanenza dopo aver lanciato la palla fuori dal proprio campo.
Effettivamente, alcuni comandanti dell’esercito si erano messi in contatto con dei leader dei sit-in e delle manifestazioni, esortandoli a intensificare il loro operato rivoluzionario e ampliarlo includendo l’EMPC – Egyption Media Production City – la piazza di Rabeaa Adawyya a Nasr City, piazza al-Nahda vicino all’Università del Cairo, la sede della Radio e della Televisione a Maspero. Quest’ultima sarebbe l’unica cosa rimasta sotto il controllo dei golpisti per plagiare le menti degli egiziani e instaurare il regime militare.

Inoltre, avevano esortato le parti a mantenere lo stile pacifico nelle manifestazioni, a respingere ogni violenza e ottusità ideologica, e concentrarsi sul Cairo, in quanto rappresenta il campo decisivo, con la promessa d’intervenire al momento opportuno, ma solo se la rivoluzione continua, per chiedere il ripristino della legalità.

14:20.  Una marea umana sta raggiungendo il Cairo da ogni parte. Gli autobus dei sostenitori della legalità vengono fermati dall’esercito alla periferia del Cairo. https://www.facebook.com/revmaser

Notizia importante pubblicata dal Fronte della Coscienza: “Al-Sisi impedisce ad alcuni membri del Fronte di Salvezza – il gruppo di al-Baradei – e alcuni comandanti dell’esercito di fuggire dal paese. E’ stato di allerta all’aeroporto del Cairo”.

15:26. Piazza Tahrir, simbolo del movimento anti-Mursi, è del tutto vuota: per mettersi a riparo, il ministero degli Interni porta soldati di leva in borghese nel tentativo di salvare la propria immagine.

Foto di soldati portati con il metrò e messi in fila per andare a piazza Tahrir.

C’è una notizia dettagliata che arriva dalla città di Minya, a 250 km a sud del Cairo: ieri sera sono partite 589 mila persone, dirette al Cairo. Il Governatorato di Minya ha 5.400.000 abitanti.

Ore 16:30. Ritrovamento della salma di uno dei manifestante arrestati durante il massacro compiuto dall’esercito presso la sede della Guardia Presidenziale. L’ingegner Farid [nome della vittima] era uno degli arrestati. Sul suo corpo si vedono segni di torture con scosse elettriche e forte ematomi; il suo corpo è stato trovato l’altro ieri abbandonato in via al-Taiaran a Nasr City. Vedi filmato: www.facebook.com/photo.php?v=10151788336644048

  • Video allucinante delle torture subite.

  • Secondo il medico legale, si tratta di azione di tortutatori esperti.

Sono crimini contro l’umanità.

  • Nome della vittima: Fa

  • rid Shawki Fouad Mohamed.

30 gli autobus di manifestanti partiti da Suez verso il Cairo, ma prima di arrivare sono stati fermati ad un posto di blocco dell’esercito.

I manifestanti che erano pro-Morsi, hanno dato immediatamente il via alla loro manifestazione sul posto, inneggiando contro il regime dei militari. Subito i soldati hanno permesso loro di arrivare al Cairo!

Manifestazioni in altre piazze e davanti alle sedi dei dipartimenti delle forze armate. Esempio: Piazza Ramsis, dove c’è la stazione centrale dei treni, si trovano a migliaia. Davanti alla sede del dipartimento della difesa aeronautica. La marina USA invia 2 navi verso le coste egiziane, come procedura cautelare.

http://www.akhbar-today.com/105918/http://www.akhbar-today.com/105918/ Ma l’Egitto non è una repubblica delle banane. Speriamo che lo capiscano!

Manifestazione con corteo lungo tutta la zona di Heliopolis – zona chic del Cairo.

Ore 16:56

  • Anche i diversamente abili partecipano alla protesta contro i golpisti.

Ore 17:07. Piazza Ramisi è completamente chiusa con l’arrivo dei manifestanti del Basso Egitto – Egitto Meridionale: dalle città di Assiut e Sohag, senza contare quelli che sono arrivati ieri Minya.

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Di nuovo altre notizie senza smentite sull’arresto della moglie del Presidente Morsi. Unica sua colpa è di essere la moglie del presidente legittimo!

Ore 17:33. Manifestazione immensa pro-Morsi e a sostegno della legalità sta assediando la sede della Guardia Presidenziale.

 

Giovedì 11 luglio, ore 21:56. Notizie dell’arresto della moglie del presidente Mursi da alcuni giorni.

22:03. La gente è molto amareggiata, tenendo presente che la signora Mursi non ha mai avuto alcun ruolo negli affari del marito o nella politica. Mentre la moglie di Mubarak, la donna che ha guidato il vertice di una banda di corruttori, che ha derubato con i suoi figli miliardi di dollari, che ha abusato del nome della donna egiziana per truffare le sovvenzioni per l’emancipazione delle donne, che ha cercato di distruggere la vera identità della donna egiziana e molte altre cose nella vita politca è del tutto libera e con una banda di malvitosi ancora intorno a lei.

22:13. Domani sarà un venerdì particolare, è stato chiamato “Il venerdì dell’esodo”, oltre ad essere il primo venerdì del mese di Ramadan. Tutti gli oppositori del golpe si daranno appuntamento per occupare le piazze e dirigersi verso il Cairo per dire “No al golpe e ritorno della legalità”

23:23. Primo sondaggio sul golpe in Egitto: 63% contro; 26% a favore; 11% astenuti

http://www.egyptwindow.net/news_Details.aspx?Kind=7&News_ID=30730

La fonte è il Centro Egiziano per gli Studi Mediatici e l’Opinione pubblica.

http://www.ecmeg.com/

L’articolo originale dal sito, con tutte le statistiche e la distribuzione sul territorio: http://www.ecmeg.com/?p=50

Venerdì 12 luglio

00:49. Il filmato pubblicato dalla TV di Stato egiziana da parte dell’esercito, contiene manipolazioni e montaggio di riprese di manifestazioni avvenute tempo fa davanti al ministero della Difesa, ad al-Abbassiya , vedi min. 2.55.

00:50. http://nhdtmsr.blogspot.com/2013/07/blog-post_1902.html

Per il 10° giorno consecutivo, cortei pro-Mursi ad al-Arish – Sinai.

http://www.youtube.com/watch?v=0mCcQrIOY_8&feature=youtu.be