Diario dall’Egitto di Mostafa Rifai
Sabato 13 luglio, ore 00:18. Domani i manifestanti pro-Morsi bloccheranno tutte le vie di collegamenti extraurbano del Cairo.
Solo i cittadini arrivati da Assiut e Sohag hanno conquistato completamente piazza Ramsis, dove c’è la stazione centrale dei treni, in questo modo si comincia a controllare una delle arterie principali del Cairo.
Chi conosce il Cairo sa che le manifestazioni pro-Mursi, con i cortei lunghi dei chilometri, stanno isolando le parti interne della città.
La manifestazione pro-golpe a piazza Tahrir è del tutto fallita, nonostante gli sforzi di portare in tale piazza un numero consistente di soldati di leva in borghese come è stato già documentato.
Secondo voci, alcuni cortei si stanno dirigendo da piazza Ramsis verso la sede del ministero della Difesa. Durante la marcia si aggregano altri manifestanti.
Un altro corteo grande è partito da Nasr City verso il Palazzo Presidenziale.
Secondo alcuni, domani il Cairo sarà assediato sia dall’interno che dall’estero dai manifestanti.
el-Baradei e i suoi sono “desaparecidos”.
Domenica 14 luglio, ore 00:28. Grandi cortei di manifestanti a favore della legalità e contro il golpe ad Alessandria d’Egitto, con completo oscuramento mediatico a tutti gli addetti del settore a livello nazionale e internazionale.
Ore 00:29.
Ore 10: 15. Nel vostro articolo di ieri avete accennato al nome di Naguib Sawiris, ecco qualche ricordo che potrebbe chiarire l’idea ad alcuni italiani, grazie al lavoro giornalistico di ottima professionalità della Gabanelli del programma “Report” su RAI TRE
http://www.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-ebb17a28-c373-4d86-befc-5dd88ee97d08.html?refresh_ce
Il losco affare della WIND http://blog.libero.it/callcenterwind/2709193.html
Ore 10:26. La polizia del nuovo stato egiziano, amministrato dai golpisti, ha arrestato in modo brutale un giornalista mentre svolgeva il proprio dovere, nonostante l’esibizione della tessera dell’ordine e il riconoscimento della sua identità e dell’Agenzia RASSD, di cui è corrispondente: http://rassd.com/. Il nome del giornalista è Mahmoud Gawdat.
Cosa mai successa da oltre 10 secoli in Egitto! La polizia egiziana impedisce la preghiera del mezzogiorno alla Moschea di Al-Azhar! Ha chiuso le porte e tagliato la corrente elettrica. E’ stato vietato il richiamo alla preghiera. E’ stato vietato l’accesso ai fedeli per la preghiera. Cosa mai successa da quando è stata costruita la Grande Moschea di Al-Azhar. Questa giornata di oggi sarà scritta nella storia: oggi, domenica, 5 del mese di Ramadan 1434 dell’Egira, corrispondente al 14 luglio 2013, si testimonia che il generale Abdelfattah El-Sisi è il primo nella storia a chiudere le porte della Moschea di Al-Azhar ai fedeli e a mettere sotto assedio gli ‘ulama’.
Foto degli ‘ulama’ assediati all’interno della Moschea di Al-Azhar, mentre compiono la preghiera del mezzogiorno.
Questo comportamento dei golpisti è per impedire la manifestazione indetta dagli ‘ulama’ di Al-Azhar, che doveva iniziare oggi partendo dalla prestigiosa moschea e diretta a Nasr City a sostegno della legalità. E’ un segno del completo fallimento del golpe. La notizia sta circolando tra la gente via telefono in modo impressionante. Tutti hanno in mente che quando gli ‘ulana’ si mettono in prima fila contro un governatore non perdono mai le loro battaglie.
Persino Napoleone Buonaparte quando invase la Moschea de Al-Azhar e diede fuoco alla sua biblioteca, fallì; nel 1919 anche gli inglesi ricevettero la loro lezione. Al-Azhar è una fortezza inespugnabile quando diventa uno dei protagonisti sul campo.
Ore 14:03. Al-Azhar dichiara la “Costituzione del Comitato degli ‘ulama’ della Umma Contro il Golpe Militare”
Ex ministro dei Beni Religiosi con gli ‘Ulema’ assediati.
Manifestazione dei rappresentanti dei sindacati degli artigiani davanti alla sede dell’ordine degli ingegneri al Cairo.