Diario di Mostafa Rifai dal Cairo
Mercoledì 10 luglio, ore 22:36. Il primo reso conto dall’inizio del golpe contro la legalità in Egitto fino ad oggi:
157 morti; 1850 feriti; 690 arresti senza giustificazione legali [‘itiqal]; 7 calali TV chiusi
Grazie sig. el-Baradei.
Questo è solo l’inizio, ma il futuro di certo sarà peggiore.
Ho notato personalmente un ritorno dilagante di corruzione e abusi di potere da parte di funzionari pubblici.
A nord del Sinai, l’esercito apre il fuoco contro un’auto, uccidendo una bimba di 5 anni.
http://rassd.com/15-66645_مصرع_طفلة_برصاص_قوات_الجيش_بشمال_سيناء
Il nome della piccola è Ayah Elsayed. Uccisa oggi, primo giorno del mese di Ramadan, poco prima del tramonto. “Che Iddio misericordioso accolga la sua anima tra gli angeli”
Ore 23:42. Il dottor Hiahya Mousa, portavoce del ministero della Sanità egiziano, che ha divulgato in diretta TV il bollettino del massacro compiuto da esercito e polizia contro i manifestanti disarmati, dando la responsabilità all’esercito per l’accaduto, è stato dimesso ieri, e privato di ogni incarico.
Ore 23:47. Un corteo di manifestanti pro-Morsi si sta avviando verso il Palazzo Presidenziale con bare simboliche in memoria dei caduti per mano dell’esercito e della polizia davanti alla sede della Guardia Presidenziale.
Giovedì 11 luglio, ore 00:20. Il cronista ucciso davanti alla sede della Guardia Presidenziale riuscì a riprendere il proprio assassino! http://www.egyptwindow.net/news_Details.aspx?Kind=1&News_ID=30667
Ore 10:14. Notizia non confermata della decapitazione sommaria di 27 tra soldati e ufficiali dell’esercito che avevano disobbedito all’ordine di aprire il fuoco contro i manifestanti.