Diario di guerra dell’8 agosto: 57 civili uccisi dalle forze israeliane.

Il martirio dei civili

E’ di almeno 57 civili uccisi il bilancio del 27esimo giorno di bombardamenti israeliani in Libano. 

 Bombardato un corteo funebre nel villaggio di Ghaniziyeh, 14 morti e 23 feriti. 

Con due incursioni nel giro di un’ora e mezza i caccia israeliani hanno ucciso 14 persone che partecipavano ad un funerale di caduti in un precedente raid aereo.

I feriti sono 23 di cui alcuni in gravissime condizioni.

 Almeno 29 morti e 75 feriti a Shiya (sud Beirut)

L’agenzia ufficiale libanese riferisce che a seguito di un cannoneggiamento navale, 29 persone sono rimaste uccise e altre 75 ferite a Beirut sud nel quartiere di Shiya. Due missili hanno centrato un palazzo di 8 piani.

 

Quattro feriti (di cui tre lievi) con 145 razzi (!?)

Sono 145 i razzi caduti sul nord di Israele dalle prime ore del giorno fino alle 19 ora locale. Lo rendono noto le forze di polizia israeliane. La maggior parte dei razzi sono caduti in terreno aperto. Quattro le persone ferite, tre delle quali lievemente.

 Hanno fatto 49 vittime i 3000 razzi lanciati da Hezbollah dal 12 luglio

Secondo la polizia israeliana 750 dei 3000 razzi lanciati da Hezbollah dall’inizio del conflitto sono caduti su zone residenziali provocando la morte di 49 persone.

Oltre 1000 libanesi morti nel conflitto, 100 israeliani (sottraendo i 49 della notizia precedente si desume che 51 sarebbero militari ?!)

Secondo dati degni di fede, il rapporto tra le vittime libanesi e quelle israeliane nel conflitto in atto è di 10:1, nessun confronto è possibile tra le distruzioni subite dallo stato arabo e quelle di Israele.

Kofi  Annan, il bombardamento di Cana è una violazione del diritto internazionale.

Il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan ha affermato che il bombardamento del villaggio libanese di Cana, il 30 luglio scorso, è una violazione del diritto internazionale. Nell’edificio, gremito di civili che vi si erano rifugiati per sfuggire ai bombardamenti, sono rimaste uccise 54 persone, la maggior parte dei quali bambini.

 

 


Questioni umanitarie 

 

Allarme OMS, due su tre ospedali libanesi rischiano la paralisi

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità due terzi degli ospedali libanesi potrebbero diventare inefficienti per mancanza di carburante.

La Provincia di Torino e i farmacisti inviano alimenti e medicinali

Raccogliendo l’appello del Consolato del Libano a Milano la Provincia di Torino e i farmacisti della città hanno organizzato un invio di medicinali e prodotti alimentari per la prima infanzia alle popolazioni vitime dell’aggressione sionista. I generi inviati sono antidolorifici, antibiotici, anti infiammatori e farmaci dermatologici, latte in polvere, pannolini, e disinfettanti per l’acqua.

Bloccato un convoglio UNHCR alla frontiera siro-libanese

 l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha reso noto che un convoglio umanitario che cercava di raggiungere Beirut è stato bloccato per ragioni di sicurezza alla frontiera siro-libanese.

 


Sul terreno

 

Bint Jbeil resiste

 

Sono proseguiti anche nella giornata di oggi durissimi combattimenti nell’eroico villaggio di Bint Jbeil.

Al Manar TV, emittente Hezbollah ha affermato che la resistenza islamica ha distrutto due carri Markava

 


 

Attività di protesta civile 


Manifestazione di pacifisti nei pressi di una base aerea: 11 fermi 

Una manifestazione di pacifisti israeliani è stata attaccata dalla polizia dello Stato sionista: 11 pacifisti sono stati fermati per "manifestazione non autorizzata". Gli attivisti protestavano davanti alla base aerea di Ramat David contro i crimini di guerra di Israele in Libano. La stampa israeliana riferisce che pacifisti portavano cartelli con slogan come "basta uccidere i civili", "ne abbiamo abbastanza di crimini di guerra", "cessate il fuoco immediato", "rilasciate tutti i prigionieri".

 

A Ginevra riunione urgente del Consiglio ONU per i diritti umani  

Si svolgerà giovedì o venerdì prossimo a Ginevra, su rischiesta del Pakistan, una riunione speciale del Consiglio ONU per i diritti umani. All’ordine del giorno la situazione nel martoriato paese dei cedri.

 

Commissario ONU, siamo del tutto impotenti

Antonio Gutierres, Alto commissario ONU per i rifugiati, ha affermato che è estremamente difficile portare aiuto alle popolazioni colpite dai bombardamenti israeliani per mancanza di "corridoi umanitari". In sostanza ha detto che l’aviazione israeliana non rispetta nessun simbolo e colpisce ogni cosa si muova sul terreno di battaglia. "Gli operatori umanitari, ha concluso, sono frustrati dall’impossibilità di distribuire aiuti alle popolazioni e assistono impotenti alla loro disperazione"

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 Sostegno politico  

Il presidente Lahoud: "L’unico modo di sconfiggere Israele è la guerriglia" 

Nel corso di un’intervista al quotidiano argentino Clarin, il presidente libanese Emile Lahoud ha affermato che essendo stato comandante dell’Esrcito libanese ne conosce la forza e la debolezza e che di frone alla potenza militare israeliana l’unico modo di combattere è la guerriglia. Lahoud ha anche smentito che dietro Hezbollah ci siano la Siria e l’Iran, qualificando queste affermazioni come propaganda dei media dello Stato ebraico e degli Stati Uniti. "Hezbollah sta combattendo insieme con il popolo libanese, sul territorio libanese e portando avanti le richieste libanesi". Il presidente non ha dato alcun credito alla proposta di risoluzione ONU dicendo che essa non sarà che alle "condizioni israeliane". "Vogliamo la pace, ha concluso, la vogliamo dal primo giorno, ma non alle condizioni di Israele".

La guida della Rivoluzione iraniana: tutti i musulmani sostengano Hezbollah 

L’ayatollah Ali Khamenei, ha chiesto a "tutta la comunità islamica di difendere gli Hezbollah". Khamenei ha lanciato pesanti accuse agli USA e ai suoi alleati accusandoli di voler elimane l’Islam dalla regione.

La Turchia straccia un contratto da mezzo miliardo di dollari

Il governo turco ha annunciato di aver annullato un contratto per l’upgrade di 54 jet Phantom che avrebbe dovuto realizzarsi a cura dell’industria militare israeliana. La Turchia che ha diversi accordi di cooperazione militare con lo Stato ebraico sta assumendo posizioni sempre più critiche nei confronti di quello che sta diventando un partner impresentabile alla sua opinione pubblica.

Ministro Esteri Qatar: il Consiglio di sicurezza è paralizzato e incapace

Lo sceicco Hamad bin Jassem bin Jabr al-Thani, ministro degli Esteri del Qatar, ha accusato il Consiglio di Sicurezza dell’Onu di paralisi e di essere "incapace di fermare il bagno di sangue che è diventato l’amaro destino quotidiano dell’indifeso popolo del Libano". Il ministro qatairota ha chiesto che il Consiglio ordini l’immediato e totale ritiro delle forze israeliane dal territorio libanese. "Questa condizione dev’essere parte integrante di qualsiasi provvedimento dell’organismo internazionale che preveda un cessate il fuoco."

 

 

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