Imemc. La nomina del governo israeliano di Dani Dayan come prossimo ambasciatore in Brasile, e il ritardo del Brasile nell’approvazione di tale nomina, ha acuito le tensioni diplomatiche tra i due governi.
Una delle critiche maggiori fatte dal governo brasiliano a Benjamin Netanyahu, per quanto riguarda la scelta dell’ambasciatore israeliano, è l’aver scavalcato tutti i protocolli diplomatici nell’annunciare la nomina di Dayan. Non è stata rilasciata nessuna comunicazione al Ministero degli Esteri brasiliano né alcuna presentazione delle sue credenziali per tale nomina.
Inoltre, secondo il PNN, non aiuta affatto che Dayan sia l’ex capo del Concilio di Yesha, organo di rappresentanza degli insediamenti israeliani illegali in Cisgiordania, che il Brasile considera un impedimento alla costituzione di un futuro Stato di Palestina.
Parlando della quastione, Dayan si è espresso così in una recente intervista:
“Questo porta le cose ad un livello ulteriore. E’ la prima volta che un Paese classifica le persone. L’ambasciatore europeo ad Israele mi ha confidato che mentre loro sono contrari alla politica di occupazione del governo, non lo sono affatto contro le persone che ci vivono”.
Nonostante lo sforzo di Israele di mantenere la nomina di Dayan, l’8 gennaio una commissione di 40 diplomatici brasiliani in pensione ha firmato una denuncia contro di lui, ribadendo il malcontento per il modo con il quale tale nomina è stata annunciata e per il ruolo di Dayan nel processo di occupazione.
“C’è stata un’iniziale sorpresa per la proposta di questo signore come ambasciatore, per quello che egli rappresenta. Ma lo sbigottimento è aumentato per il modo in cui le cose sono state portate avanti,” ha detto un funzionario del governo brasiliano con vent’anni di esperienza in campo diplomatico, che ha parlato anonimamente attraverso un canale di informazione americano poiché non autorizzato ad accennare pubblicamente all’argomento.
Segue la traduzione della dichiarazione firmata dai diplomatici brasiliani:
“Noi, sottoscritti diplomatici in pensione, ricordando l’Ambasciatore Luìs Martins de Sousa Dantas, che salvò centinaia di ebrei dall’Olocausto, fieri del ruolo da lui svolto;
Noi, sottoscritti diplomatici in pensione, ricordando la memoria dell’Ambasciatore Luìs Martins che rappresentò il Brasile presso le Nazioni Unite quando, con Osvaldo Aranha in qualità di presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, fu approvata la creazione dello Stato di Israele;
Noi consideriamo inaccettabile che il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, abbia pubblicamente annunciato il nome della persona che egli intende nominare come nuovo Ambasciatore del Suo Paese in Brasile, prima di averlo sottoposto, come da legge, all’approvazione del nostro Governo.
Questa spaccatura della normale pratica diplomatica sembra essere stata conseguita intenzionalmente, nel tentativo di stabilire i fatti, dal momento che il nominato, Dani Dayan, tra il 2007 e il 2013 fu il presidente del Consiglio di Yesha, responsabile degli insediamenti in Cisgiordania, considerati illegali dalla comunità internazionale, che si è già altresì dichiarato contrario in merito alla creazione di uno Stato di Palestina, il quale conta sul supporto del governo del Brasile e che è già stato riconosciuto da oltre il 70% dei membri delle Nazioni Unite.
Per queste motivazioni noi sosteniamo la posizione del governo del Brasile riguardo la questione e ci auguriamo che venga risolta al più presto, per poter, insieme, rafforzare i legami tra i due Paesi in un momento storico in cui lo spirito conciliatore è divenuto un imperativo”.
Adhemar Bahadian
Amaury Porto de Oliveira
Armando Victor Boisson Cardoso
Brian Michael Fraser Neele
Carlos Alberto Leite Barbosa
Carlos Eduardo Alves de Souza
Christiano Whitaker
Edgar Telles Ribeiro
Fernando Guimarães Reis
Fernando Silva Alves
Geraldo Holanda Cavalcanti
Heloisa Vilhena de Araujo
Hildebrando Tadeu Valladares
Janine-Monique Bustani
Joaquim A. Whitaker Salles
Jorio Dauster
José Maurício Bustani
José Viegas Filho
Julio Cesar Gomes dos Santos
Luciano Rosa
Luiz Augusto de Castro Neves
Luiz Fachini-Gomes
Luiz Felipe Lampreia
Luiz Orlando Carone Gelio
Marcílio Marques Moreira
Marcio Dias
Maria Celina Azevedo Rodrigues
Oswaldo Portella
Roberto Abdenur
Ronaldo Mota Sardenberg
Samuel Pinheiro Guimarães
Sergio Fernando Guarischi Bath
Sergio A. Florencio Sobrinho
Sergio Henrique Nabuco de Castro
Sergio Serra
Stelio Amarante
Thereza Quintella
Vera Pedrosa
Virgílio Moretzsohn de Andrade
Washington Luis P. Sousa.”
Nel frattempo in Brasile cresce la solidarietà verso i Palestinesi, contro l’occupazione illegale di Israele e per la creazione di un libero e indipendente Stato di Palestina, malgrado la copertura semplicistica e parziale dei media nazionali.
Di recente è stata lanciata una campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni) per sensibilizzare due dei maggiori cantanti brasiliani, Caetano Veloso e Gilberto Gil, che avevano cantato a Tel Aviv lo scorso anno.
I due avevano presenziato nonostante la campagnia, ma, successivamente, Veloso ha pubblicato un articolo condannando l’occupazione israeliana, dicendo che non sarebbe mai più ritornato in Israele, e ricevendo pesanti critiche da una parte della comunità israeliana.