Dichiarazione congiunta UE: colonie israeliane sono una chiara violazione della legalità internazionale

New York – WAFA. Francia, Irlanda, Estonia e Albania hanno criticato, giovedì, in una dichiarazione congiunta, la decisione del Consiglio superiore di pianificazione israeliano di anticipare i piani per la costruzione di oltre 4 mila unità abitative coloniali nella Cisgiordania occupata, affermando che la costruzione di colonie è una chiara violazione del diritto internazionale.

Consegnata dall’ambasciatore Geraldine Byrne Nason, rappresentante permanente dell’Irlanda presso le Nazioni Unite, la dichiarazione ha esortato Israele a revocare tale decisione, nonché ad abbandonare le demolizioni e gli sgomberi pianificati, in particolare nell’area di Masafer Yatta, che da soli potrebbero comportare il trasferimento forzato di 1.200 palestinesi.

“Le nuove unità abitative costituirebbero un ulteriore ostacolo alla soluzione a due Stati. Le colonie israeliane violano chiaramente il diritto internazionale e ostacolano una pace giusta, duratura e globale tra israeliani e palestinesi”, ha letto Nason.

Ha continuato: “Questa decisione, così come l’approvazione retroattiva di tre avamposti coloniali, di demolizioni e sfratti che colpiscono le popolazioni palestinesi nella Gerusalemme Est e nell’Area C, minacciano direttamente la fattibilità di un futuro stato palestinese”.

I membri dell’UE hanno anche chiesto “un’indagine approfondita e indipendente che chiarisca tutte le circostanze dell’omicidio della giornalista Shireen Abu Aqleh, uccisa mentre stava coprendo un’operazione delle forze di sicurezza israeliane a Jenin, e che assicuri alla giustizia i responsabili per il suo omicidio”.

“Siamo rimasti profondamente scioccati dalla violenza esercitata dalla polizia israeliana nei confronti delle persone in lutto al suo funerale”, ha aggiunto la dichiarazione.

I membri dell’UE hanno ribadito l’invito a sostenere e rispettare lo status quo dei luoghi santi a Gerusalemme e hanno sottolineato l’importanza del ruolo specifico della Giordania a tale riguardo.

“Il deterioramento della situazione evidenzia ancora una volta la necessità di ripristinare un orizzonte politico per un processo di pace credibile e praticabile”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.