Dichter: con la VI conferenza pericolo di una terza Intifada.

Tel Aviv. L’ex capo della sicurezza israeliana Avi Dichter ha lanciato l'allarme sulla Conferenza di Fatah in corso in questi giorni, suggerendo che le decisioni che vi si prenderanno potrebbero sfociare in una terza Intifada palestinese.

“Le affermazioni di Fatah stanno aprendo la strada per quella che potrebbe diventare alla fine la terza Intifada”, sono le sue parole, riportate dal quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth lunedì, alla vigilia dell’inizio della conferenza. “Una volta che si dichiara che la lotta andrà avanti con tutti i mezzi necessari, ogni persona di buon senso capisce come questo implichi un conflitto armato. (…) Una simile decisione da parte del congresso ci riporterebbe indietro di anni”.


Dichter, ex capo di Shin Bet, agenzia di spionaggio israeliana nei Territori Occupati, ha quindi espresso chiaramente la sua preoccupazione che i delegati di Fatah riuniti a Betlemme possano riaffermare la carta del movimento del 1965, la quale chiama alla liberazione di tutta la Palestina storica.

“Ciò che trovo particolarmente disturbante è che sono proprio i moderati a progettare di sottoporre al voto della convention un articolo intitolato: ‘Continuare a lottare contro Israele con tutti i mezzi necessari’. Sedici anni dopo gli Accordi di Oslo, questo sta a significare che Fatah considera il conflitto armato un sistema legittimo per condurre il dialogo con Israele.

“Se intenderanno approvare quell’articolo, ci condurranno verso la prossima guerra. Una settimana fa si parlava ancora di lotta pubblica, traducibile in una serie di manifestazioni, ma negli ultimi giorni si è passati all’idea di riaffermare le pagine che chiamano alla lotta fisica”.

Dichter, membro della Knesset per il partito di centro-destra Kadima, ha dichiarato anche di essere convinto che la sopravvivenza dell’Anp dipenda dall’aiuto fornito da Israele nel combattere Hamas: “Se non fosse per le vigorose operazioni israeliane contro l’attività terroristica in Giudea e in Samaria, i leader dell’Anp sarebbero in fuga da Hamas, proprio come sono fuggiti da Gaza. Il futuro dell’Autorità palestinese dipende dalla ricerca della pace con Israele”.

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