Tel Aviv – MEMO. Dieci compagnie aeree straniere hanno cancellato i loro voli verso Israele, domenica, in seguito all’escalation transfrontaliera con il gruppo libanese Hezbollah, ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu.
Secondo l’emittente pubblica israeliana KAN, i principali vettori, tra cui Air France e l’olandese Transavia, hanno sospeso le loro operazioni in Israele.
Tra le altre compagnie aeree che hanno cancellato i voli ci sono l’ungherese Wizz Air, la maltese Corendon, Ethiopian Airlines, la greca Aegean Airlines e la greca Universal Airlines.
Air France, che ha cancellato i suoi voli tra Parigi e Tel Aviv, era una delle poche grandi compagnie aeree internazionali ancora attive in Israele.
Dalla fine di luglio, 20 compagnie aeree internazionali hanno cancellato i loro voli verso Israele, spinte dai crescenti timori di una potenziale guerra regionale in Medio Oriente.
Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato oltre 40 attacchi aerei sul Libano meridionale all’inizio di domenica.
Il gruppo libanese, da parte sua, ha dichiarato di aver lanciato centinaia di missili e droni nelle profondità di Israele nella “prima fase” della sua risposta all’assassinio, il mese scorso, del suo comandante Fouad Shukr a Beirut.
Dall’8 ottobre 2023, Hezbollah è impegnato in quotidiani scambi di fuoco con l’esercito israeliano attraverso il confine libanese-israeliano, che hanno causato centinaia di vittime, soprattutto da parte libanese.
I timori di una guerra vera e propria tra Israele e Hezbollah sono cresciuti in seguito allo scambio di attacchi transfrontalieri e all’assassinio, il 30 luglio, dell’alto comandante di Hezbollah, Fouad Shukr, a Beirut.
L’escalation arriva sullo sfondo del conflitto a Gaza, dove Israele ha ucciso più di 40 mila palestinesi dall’incursione di Hamas del 7 ottobre. La campagna militare ha ridotto gran parte del territorio in macerie e ha lasciato la maggior parte della popolazione senza casa, affamata e soggetta a malattie.
Traduzione per InfoPal di F.L.