Di Diego Siragusa. Conoscevo la storia dell’Iran contemporaneo, almeno dal colpo di stato contro Mossadeq fino a oggi, e, soprattutto, avevo seguito con passione la vicenda della rivoluzione popolare contro lo scià Reza Pahlevi. L’invito rivoltomi dall’Università di Tehran, per un incontro tra addetti ai lavori sul tema del DECLINO DELL’EGEMONIA USA E LE VOCI DI RESISTENZA, non mi ha trovato impreparato. I miei interlocutori conoscevano i miei lavori, libri e articoli, e, in particolare, il mio impegno accanto alla resistenza palestinese a cui l’Iran postrivoluzionario ha sempre dato il proprio sostegno.
A causa di un ritardo dell’aereo partito da Milano Malpensa, ho perso a Doha, in Qatar, la coincidenza per Tehran. Trascorro la notte in un lussuoso albergo e, alle 5 del mattino, ritorno in aeroporto per raggiungere Tehran con un altro volo. Durante il viaggio rivedo la mia relazione di circa 20 minuti sul tema che mi era stato proposto.
All’aeroporto Komeini mi aspetta una persona che, per riservatezza, chiamo Hossein. Molto gentile, mi prende la valigia, mi conduce in hotel e sarà il mio accompagnatore fisso per 5 giorni. Mi promette che, in serata, mi porterà a visitare la MILAD TOWER che domina su tutta la città.
Sapevo alcune notizie su questa torre, alta 435 metri, grazie al mio amico Fabrizio Cassinelli, giornalista dell’ANSA, autore di un pregevole libro che ho recensito nel mio blog: L’iran svelato. Fabrizio racconta la storia della fornitura degli ascensori che fu affidata a una ditta italiana per il valore di 9 milioni di euro. Purtroppo, a causa delle sanzioni imposte all’Iran dagli Stati Uniti, col consenso gregario degli stati europei, l’Italia perse questa fornitura importante. Subentrò una ditta tedesca la quale, richiamata all’obbedienza atlantica dalla signora Merkel, dovette, pur essa, soccombere. Conclusione: una ditta giapponese si aggiudicò la fornitura.
Hossein è orgoglioso della Milad Tower. “L’abbiamo costruita noi iraniani – mi dice – . Tra diversi progetti che sono stati presentati, il migliore era il nostro.”
(I vari progetti di torre)
Ha ragione ad essere orgoglioso, in effetti, il progetto realizzato è il migliore. La torre accoglie diverse sale espositive con opere d’arte e installazioni con manichini di silicone creati con notevole verosimiglianza che riproducono personaggi emeriti della storia persiana: poeti, scienziati, scrittori, atleti, uomini politici e personaggi del clero sciita.