Dietrofront dell'Egitto: 'Il valico di Rafah non riaprirà se non sotto l’autorità di Abbas. Bisogna rispettare gli accordi'.

Gaza – Infopal

Una fonte egiziana ha fatto sapere che il valico di Rafah "non aprirà se è presente un’autorità diversa da quella del presidente Mahmud Abbas", smentendo gli accordi verbali presi con la delegazione di Hamas, la settimana scorsa.

La fonte ha sottolineato che la questione "non è oggetto di discussione" e ha rifiutato qualsiasi presenza, anche simbolica, del movimento di Hamas al valico di Rafah: "Hamas è un’organizzazione e non un’autorità. L’Egitto riconosce solo la legalità del presidente Abbas – legalità riconosciuta a livello arabo e internazionale. Il Cairo rifiuta qualsiasi altra alternativa. Questa è la nostra posizione ufficiale, indiscutibile".

La fonte ha smentito che l’Egitto abbia intenzione di siglare un nuovo accordo per la gestione del valico di Rafah. E ha detto: "Noi vogliamo che i lavori sul valico di Rafah proseguano in base agli accordi internazionali firmati dall’Anp nel 2005 con le controparti internazionali".

E ha aggiunto che "il valico di Rafah è chiuso da ieri e non verrà aperto prima che i palestinesi di Gaza e Ramallah si accordino sulla sua gestione. L’accordo sui passaggi non è una prerogativa egiziana".

Ha poi smentito che il valico possa funzionare tutti i giorni, perché "ci sono molti problemi riguardanti l’apertura di questo passaggio. L’Egitto non vuole assumersi la responsabilità della Striscia di Gaza o togliere questo peso agli israeliani".

La fonte ha confermato che l’Egitto tenterà di risolvere solo la questione delle persone bloccate al valico di Rafah – malati, anziani, chi risiede all’estero e gli studenti universitari che studiano fuori dalla Palestina.

E ha aggiunto che studieranno i vari casi, in particolare quelli umanitari, e che il transito non avverrà necessariamente attraverso il valico di Rafah, ma probabilmente da Karem Abu Salem.

E ha confermato poi che l’Egitto accetterà di far entrare gli aiuti alimentari e medici.

E per quanto riguarda il ruolo degli osservatori internazionali e la loro presenza al valico di Rafah, ha dichiarato che è importante l’applicazione dell’accordo sui passaggi.

La fonte ha rivelato che il movimento di Hamas, durante le discussioni al Cairo, la settimana scorsa, ha espresso la disponibilità che a gestire il valico siano dipendenti e dirigenti della presidenza palestinese, e non membri della Guardia presidenziale, e che siano residenti a Gaza.

Hamas ha rifiutato la collaborazione con gli israeliani e ha spiegato che "l’Egitto ha rifiutato questa proposta e ha confermato che il valico di Rafah non può funzionare regolarmente in assenza della parte israeliana".

Va detto, tuttavia, che non ci sono forze israeliane al valico di Rafah: esso è controllato attraverso telecamere che trasmettono a Karem Abu Salem, da cui viene verificata la lista dei passeggeri consegnata alle autorità israeliane attraverso l’ufficio di coordinamento tra palestinesi, israeliani ed europei.