
Gaza – Al-Mayadeen. Le organizzazioni per i diritti umani palestinesi hanno rivelato inquietanti resoconti di continue violenze sessuali ai danni di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. In una dichiarazione congiunta rilasciata mercoledì, la Commissione Palestinese per gli Affari dei detenuti ed ex-detenuti, insieme alla Società dei Prigionieri Palestinesi, hanno dettagliato le strazianti testimonianze dei detenuti nelle prigioni di al-Naqab/Negev e Ofer.
La dichiarazione congiunta ha confermato che stupri e violenze sessuali continuano a essere perpetrati ai danni di detenuti palestinesi, in particolare di quelli rapiti da Gaza. “Stupri e violenze sessuali contro i detenuti di Gaza sono in corso”, si legge nella dichiarazione.
Una testimonianza descriveva un metodo di abuso utilizzato dalle guardie nel carcere di Ofer: “Nel campo di Ofer, le guardie trattengono intenzionalmente i detenuti e inseriscono ripetutamente un bastone nell’ano del detenuto fino a quando non avverte di soffocare”.
Il resoconto ha inoltre rilevato che le guardie intensificano gli abusi in risposta al dolore della vittima.
“Più il detenuto urla di dolore, più la guardia intensifica gli abusi”, ha riferito il detenuto.
Le testimonianze rivelano abusi sistematici.
Questi atti di umiliazione pubblica rientrano in quello che i gruppi per i diritti umani descrivono come un modello di tortura sistematica. I sistemi di sorveglianza, tipicamente utilizzati per il monitoraggio della sicurezza, sarebbero stati riutilizzati come strumenti di abuso. Le guardie monitorano i detenuti attraverso telecamere e puniscono qualsiasi segno percepito di sfida.
“Se un detenuto viene visto sorridere o mostrare un comportamento percepito come sfida, le guardie rispondono picchiandolo violentemente fino a farlo svenire oppure le unità di repressione impongono punizioni collettive contro tutti i detenuti attraverso brutali perquisizioni e torture severe”, si legge nella dichiarazione.
Queste testimonianze e resoconti evidenziano un modello profondamente preoccupante di abusi sistematici, torture e negligenza medica a cui sono sottoposti i detenuti palestinesi, che riflette una più ampia cultura di impunità all’interno del sistema carcerario israeliano.
Nonostante le crescenti prove e la condanna internazionale, le autorità israeliane continuano a operare senza essere perseguite, impedendo ai responsabili di essere processati. Il silenzio e l’inazione delle istituzioni globali alimentano ulteriormente queste violazioni, consentendo a un sistema dispotico di persistere incontrollato, in cui i diritti umani fondamentali vengono sistematicamente ignorati di fronte al potere politico e al predominio militare.
“Israele” ha arrestato oltre 8.100 palestinesi in Cisgiordania dal 7 ottobre.
La Commissione per gli Affari dei Detenuti ed ex-detenuti e la Società dei Prigionieri palestinesi (PPS) hanno riferito all’inizio di questo mese che il numero totale di palestinesi detenuti in Cisgiordania e nella zona di Gerusalemme dal 7 ottobre è stimato in 8.100, inclusi coloro che sono stati arrestati dalle loro case, ai posti di blocco militari, coloro che si sono arresi sotto pressione e coloro che sono stati presi in ostaggio.
Le forze di occupazione israeliane continuano a effettuare incursioni su vasta scala accompagnate da brutali percosse, minacce contro i detenuti e le loro famiglie, sparatorie con l’intento di uccidere, nonché distruzioni e sabotaggi diffusi di abitazioni palestinesi.
La Commissione per gli Affari dei detenuti e degli ex-detenuti, la PPS e l’Associazione Addameer per il sostegno ai prigionieri e ai diritti umani con sede a Ramallah hanno recentemente riferito che l’occupazione israeliana ha arrestato 258 donne, tra cui quelle provenienti dai territori palestinesi occupati nel 1948 e di Gaza. Oltre 500 minorenni sono stati trattenuti durante lo stesso periodo.
Le associazioni dei detenuti hanno riferito che 64 giornalisti sono stati arrestati, 43 dei quali sono ancora in carcere e 23 sono stati posti in detenzione amministrativa senza incriminazione né processo. Sono stati emessi 4.430 ordini di detenzione amministrativa nei confronti di palestinesi, inclusi nuovi e rinnovati ordini per bambini e donne.
Hanno inoltre spiegato che le attuali campagne di detenzione sono accompagnate da un aumento di crimini e violazioni, tra cui torture, gravi percosse e minacce contro i detenuti e i loro familiari.
Traduzione per InfoPal di F.L.