Saeb Erekat, capo negoziatore dell’OLP nei colloqui di pace con Israele, ha dichiarato: “Netanyahu sta cercando di diffondere la paura dello Stato islamico guidato da Abu Bakr al-Baghdadi, ma dimentica che egli stesso conduce lo Stato ebraico. Vuole che chiamiamo Israele lo Stato ebraico e sostiene i coloni terroristi che uccidono, distruggono e bruciano moschee e chiese, come gli uomini di Baghdadi uccidono e terrorizzano”.
Rivolgendosi lunedì all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Netanyahu ha paragonato la guerra di Israele contro Hamas a quella guidata degli Stati Uniti contro i brutali militanti ISIS in Iraq e in Siria.
Con il suo discorso alle Nazioni Unite, ha dichiarato Erekat, “Netanyahu ha definitivamente chiuso la porta sui progressi verso una soluzione a due Stati entro i confini del 1967 e ha respinto qualsiasi seria soluzione politica”.
I colloqui tra Israele e i palestinesi erano crollati clamorosamente nel mese di aprile, con recriminazioni da entrambi i lati. Dovrebbero però riprendere a ottobre al Cairo per negoziare una tregua a lungo termine dopo la guerra di 50 giorni a Gaza che ha ucciso più di 2.100 palestinesi, in gran parte civili, e 73 persone sul lato israeliano, principalmente soldati.