Il Cairo – Al-Masry al-Yowm. Ismail Haniyah, capo del governo di Hamas a Gaza, è emerso, alle votazioni, come leader del movimento, ma è previsto che Khaled Meshaal, attualmente in carica, mantenga la propria posizione come capo generale.
Venerdì, nell’anonimato, alcuni funzionari del partito hanno affermato che in questa striscia di costa, le votazioni, che si stanno svolgendo dallo scorso mese, ha posizionato Haniyah in testa al dipartimento politico del territorio palestinese costituito da 15 membri, davanti a Mahmoud Zahar, precedentemente considerato il leader principale.
A seguire c’è Imad al-Alami, che è stato al servizio del dipartimento politico del movimento nei suoi quartieri generali in Siria, prima di lasciare il paese colpito dalla violenza e ritornare a casa a Gaza a febbraio dopo un’assenza di 23 anni.
Anche Ahmad Jaabari e Arwan Issa, due leader militanti delle brigate armate di Hamas Ezzeddine al-Qassam, sono stati nominati al dipartimento di Gaza insieme con Yehia Sinwar e Rawhi Mushtaha, che erano tra i 1027 prigionieri liberati da Israele in ottobre in cambio del soldato israeliano catturato, Gilad Shalit.
La striscia di Gaza è una delle quattro circoscrizioni che prende parte al voto interno e segreto di Hamas che è destinato a concludersi a metà maggio con la nomina di un dipartimento politico centrale per il movimento.
I ballottaggi si terranno anche nella Cisgiordania occupata da Israele e tra i membri di Hamas detenuti nelle prigioni israeliane. Saranno raccolti anche i volti di coloro che si trovano al di fuori dei territori palestinesi, affermano i funzionari, aggiungendo che le uniche prospettive realistiche per la guida dell’organizzazione politica sono Meshaal e il suo vice, Musa Abu Marzouk.
“Ci aspettiamo che la competizione per la presidenza del dipartimento politico per i prossimi quattro anni sia limitata a Khaled Meshaal e Musa Abu Marzouk, e tale tendenza sembra essere da mantenere (Meshaal)”, ha affermato un funzionario di Hamas a AFP.
Meshaal, che è stato criticato dai leader di Hamas a Gaza come troppo leggero nelle sue affermazioni sulla resistenza armata all’occupazione di Israele, non si è proposto come candidato per un’altra sessione per le alte cariche di Hamas, ma i suoi sostenitori ritengono di poterlo cooptare.
“Nessuno dichiara sé stesso candidato”, ha affermato Abu Marzouk la settimana scorsa in una insolita intervista al quotidiano American Jewish daily Forward. “Devi essere presentato da qualcun altro”.
“Meshaal ha sostituito Abu Marzuk come capo del dipartimento politico mentre quest’ultimo è stato imprigionato negli Stati Uniti dal 1995 al 1997 a causa di un’azione legale per presunta attività militante, alla fine decaduta”.
Lui è rimasto in carica dopo un pasticciato attentato alla sua vita da parte di agenti israeliani ad Amman nel 1997.
Nel 2004 a Gaza, l’omicidio da parte di Israele del leader spirituale di Hamas Sheikh Ahmed Yassin e del suo successore Abdelaziz al-Rantisi ha spinto Meshaal alla dirigenza del movimento.
Meshaal si recherà al Cairo per parlare con i funzionari egiziani riguardo la riconciliazione con il movimento palestinese rivale Fatah, ha affermato giovedì un alto funzionario di Hamas.
Ismail Radwan ha dichiarato ad AFP che Meshaal sarà accompagnato da una grande delegazione proveniente dalla Striscia di Gaza e dall’estero.
Hamas, che governa la striscia di Gaza e Fatah a che controlla la Cisgiordania, si sono accordate l’anno scorso per una riconciliazione, firmando un accordo a Doha in cui si richiedeva la rapida formazione di un governo di consenso, che avrebbe spianato la via per elezioni presidenziali e legislative da tenere intorno a maggio.
Il processo ha incontrato numerosi ostacoli, e la formazione del governo interno si è dimostrata difficile.
Traduzione per InfoPal a cura di Cinzia Triviri Bellini