Discorso di Abbas all’ONU, Hamas: una coltellata alle spalle dei Palestinesi

PIC. Hamas ha definito il discorso di Mahmoud Abbas all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, pronunciato giovedì sera, “un ridondante riverbero delle sue politiche improduttive riguardanti la causa palestinese e la lotta contro l’occupazione”.

Nel suo discorso, “Abbas ha ripetuto le sue richieste alla comunità internazionale, ha lamentato la negligenza dell’amministrazione statunitense e il suo pregiudizio, e ha espresso il suo disappunto per il rifiuto dell’occupazione israeliana ad adempiere ai suoi doveri e impegni relativi agli accordi ANP-Israele che hanno portato a conseguenze catastrofiche sulla causa palestinese”, ha detto Hamas.

Il movimento ha dichiarato in un comunicato che il discorso di Abbas “è un annuncio esplicito del fallimento delle sue politiche e una confessione diretta che il percorso di insediamento non porterà mai a soluzioni o a qualsiasi altra realizzazione per il popolo palestinese.

Riguardo alla sua domanda sui confini dell’occupazione israeliana, Abbas avrebbe dovuto porla prima di entrare negli accordi di Oslo e riconoscere l’occupazione israeliana”.

Secondo il movimento di resistenza, nel suo discorso Abbas “ha trascurato la Grande Marcia del Ritorno e i grandi sacrifici che il popolo palestinese fa per resistere all’occupazione. Ha anche voltato le spalle alla Striscia di Gaza e alla sua gente nelle sue parole davanti all’Assemblea Generale.

“Abbas approfondisce la spaccatura palestinese, spiana la strada all’occupazione israeliana per perpetrare altri crimini e uccisioni e facilita l’attuazione dell’Accordo del Secolo”.

La conferma che Mahmoud Abbas “è impegnato nei negoziati con l’occupazione israeliana dopo centinaia di incontri e conferenze tenute a tal fine, ne evidenzia il fallimento e la possibilità esclusiva di cui l’occupazione trarrà sempre vantaggio per espandere i suoi insediamenti illegali, ebraicizzare i siti santi islamici e violare il diritto al ritorno palestinese smantellando l’UNRWA”.

Hamas ha osservato che mentre tutte le violazioni di cui sopra sono attualmente in atto, Mahmoud Abbas mantiene la collaborazione per la sicurezza con l’occupazione israeliana e intensifica le repressioni sia della resistenza palestinese che del popolo.

Hamas ha condannato con fermezza la designazione della resistenza palestinese da parte di Abbas come “milizie terroriste” mentre si trovava di fronte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite: “è una coltellata al popolo palestinese”.

Ha aggiunto che Abbas ha usato la piattaforma delle Nazioni Unite per annunciare l’isolamento della Striscia di Gaza e il lancio di nuove misure punitive. “Tali minacce mettono in pericolo la riconciliazione palestinese. Abbas avrebbe dovuto piuttosto annunciare la decisione per revocare le sanzioni imposte alla Striscia di Gaza. Noi riteniamo che Abbas sia responsabile delle ripercussioni delle sue misure contro l’enclave assediata”.

Hamas ha affermato di ritenere necessario che Abbas ripudi l’Accordo di Oslo che “ha inflitto ripercussioni agghiaccianti sul popolo palestinese. Inoltre, dovrebbe riconsiderare la politica unilaterale che sta perseguendo e ascoltare il popolo e le fazioni palestinesi.

Abu Mazen dovrebbe lavorare per riunificare il popolo palestinese e riorganizzare la scena politica interna sulla base di una vera partnership volta a recuperare i diritti dei palestinesi. A tal fine, tutte le forme di cooperazione per la sicurezza con l’occupazione israeliana dovrebbero essere immediatamente revocate”.

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi e Angela Lano