Discorso di Obama, Misha’al: visione contraddittoria della democrazia.

Damasco – Pic. Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled Misha‘al, incontrerà oggi a Damasco l’ex presidente Usa Jimmy Carter per discutere del recente discorso del presidente Barack Obama al Cairo. Fonti attendibili hanno riferito a Pic che durante il colloquio verranno affrontate numerose questioni, ivi incluso il nuovo “linguaggio” usato da Obama nel rivolgersi al mondo islamico.

Secondo le fonti, l’incontro – il terzo di questo genere – sarebbe stato concordato in seguito alla promessa da parte di Carter di rendere noti all’amministrazione Obama il punto di vista e le posizioni di Hamas sui vari argomenti. Pare inoltre che tra gli impegni successivi dell’ex presidente americano vi sarà poi una visita alla Striscia di Gaza.

In attesa di Carter, Misha‘al non risparmia però le sue critiche all’attuale inquilino della Casa Bianca. In una dichiarazione stampa di ieri, il politico palestinese ha infatti parlato di “autorità repressiva” riferendosi alla decisione di mantenere Keith Dayton nel ruolo di supervisore della forza congiunta di sicurezza guidata da Anp e Israele. In particolare, Misha‘al ha evidenziato come un gesto del genere sia in aperta contraddizione con le parole spese da Obama sulla democrazia, giovedì scorso.

Rispondendo alla scelta del “nuovo linguaggio”, che segnerebbe una svolta rispetto al precedessore Bush, il leader di Hamas ha poi spiegato che i problemi non dipendono tanto dal cambio di registro, quanto dall’azione intrapresa sul campo; e ha ricordato che sia gli arabi che i palestinesi si aspettano che Obama realizzi nei fatti ciò che ha dichiarato riguardo al conflitto arabo-israeliano. Ha poi fatto notare come il presidente, nel suo discorso, abbia tralasciato di menzionare sia l’ultima guerra israeliana a Gaza sia i crimini commessi in Cisgiordania in nome della giudaizzazione del territorio.

Misha‘al ha anche bocciato il confronto fatto da Obama tra la situazione palestinese e quel che è accaduto in passato ai neri in America e in Sudafrica, ribattendo che in Palestina vige uno stato di occupazione da affrontare con la Resistenza, mentre nei due casi storici citati si trattava di una lotta per i diritti civili.

Il leader ha poi dedicato alcune parole sulla propria recente visita in Egitto, durante la quale, ha notato, ‘Omar Sulayman, direttore dell’intelligence egiziana, ha espresso la propria piena comprensione nei confronti di ciò che sta avvenendo in Cisgiordania, e ha inoltre promesso di lavorare con impegno per eliminare qualsiasi ostacolo si contrapponga al dialogo nazionale.

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