Diverse case abbattute, decine di persone sfollate a seguito di demolizioni a Gerico

Gerico – WAFA. Martedì, le autorità d’occupazione israeliane hanno demolito almeno quattro case nella comunità di Shalal al-Auja, a nord della città di Gerico, ad est della Cisgiordania occupata, sfollando almeno 44 palestinesi, secondo quanto affermato da una fonte municipale.

Il sindaco di al-Auja, Salah Freijat, ha affermato che una grande forza militare israeliana ha scortato i bulldozer nella comunità e ha proceduto alla demolizione delle case, sfollando decine di persone.

Ha affermato che i residenti hanno cercato di fermare la demolizione ma che i soldati hanno sparato contro di loro gas lacrimogeni e granate stordenti.

I soldati hanno sigillato tutti gli ingressi alla comunità prima e durante le demolizioni, e hanno negato ai giornalisti e ai media l’accesso all’area.

Situata in posizione orizzontale a 10 chilometri a nord di Gerico, al-Auja ha una popolazione di 5.470 abitanti e occupa un’area totale di circa 107 mila dunum.

Israele ha severamente limitato l’accesso palestinese all’acqua nell’area, in particolare le sue sorgenti idriche, tra cui Ein al-Auja (sorgente al-Auja), che si trovano all’interno dell’Area C.

Israele ha sequestrato almeno 2.257 dunum di terra appartenenti al villaggio per la costruzione di quattro colonie vicine, 2.152 dunum per la costruzione di una base militare ed altri terreni per l’apertura di tangenziali, spingendo gli abitanti del villaggio in un’enclave affollata, un ghetto, circondato da mura, colonie e installazioni militari.