Diversi feriti da proiettili israeliani durante le manifestazioni settimanali in Cisgiordania

Cisgiordania-PIC e Quds Press. Venerdì le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno represso le proteste settimanali contro l’occupazione in Cisgiordania, ferendo molti attivisti.

Nel distretto di Nablus, 18 giovani sono stati feriti durante la repressione violenta delle manifestazioni da parte dei soldati delle IOF nelle città di Beita e Beit Dajan.

Decine di altri hanno sofferto di problemi respiratori a causa del pesante lancio di bombe lacrimogene delle IOF durante le proteste contro gli insediamenti. Tra i feriti c’era un giornalista.

Le IOF hanno spianato le strade che portano a Jabal Sobeih- Beita, per impedire l’accesso alla città da parte degli attivisti per la pace.

Scontri sono scoppiati nella città di Burin, a sud di Nablus, dopo che le IOF hanno represso un evento di solidarietà.

Almeno 30 manifestanti sono rimasti feriti durante gli scontri.

Scontri simili sono scoppiati nella città di Qaryut, a sud di Nablus, dopo un gruppo di coloni sotto protezione delle IOF, ha invaso l’area.

Nel frattempo, tre giovani hanno riportato ferite da proiettili di metallo ricoperti di gomma, mentre altri hanno sofferto di problemi respiratori a causa del pesante lancio di bombe lacrimogene delle IOF durante la marcia anti-insediamento di Kafr Qaddoum, a est di Qalqilya.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.