Diversi feriti durante repressione israeliana di manifestazione palestinese in Cisgiordania

Ramallah – PIC, Quds Press e Wafa. Diversi palestinesi sono stati feriti, venerdì, a mezzogiorno, dopo che le forze d’occupazione israeliane (IOF) hanno represso i raduni in varie aree della Cisgiordania organizzati per denunciare le attività coloniali e le violazioni dell’occupazione.

La Mezzaluna Rossa ha riferito che le sue squadre di ambulanze hanno trattato sul campo un cittadino ferito con proiettili di metallo ricoperti di gomma e decine di persone che hanno avuto problemi respiratori dopo che le IOF hanno represso la marcia settimanale per protestare contro le colonie a Beit Dajan, ad est di Nablus.

Dopo la preghiera del venerdì, la marcia si è diretta dal centro del villaggio verso le terre sequestrate, dove i soldati israeliani hanno sparato proiettili di metallo ricoperti di gomma e lacrimogeni contro i civili.

Nel frattempo, le IOF hanno attaccato la marcia settimanale contro le colonie nella cittadina di Beita, a sud di Nablus.

Centinaia di persone hanno recitato la preghiera del venerdì nell’area del monte Sobeih, minacciato dai piani di colonizzazione, e hanno partecipato ad una manifestazione che si è diretta verso la montagna.

I soldati delle IOF hanno sparato proiettili di metallo ricoperti di gomma e lacrimogeni contro i manifestanti.

In mattinata, le IOF hanno distrutto una delle strade che portano al monte Sobeih per ostacolare l’arrivo dei manifestanti sulla montagna.

A Masafer Yatta, a sud di al-Khalil/Hebron, le IOF hanno represso una manifestazione contro l’espansione delle colonie ed i ripetuti attacchi israeliani, e hanno arrestato tre palestinesi, oltre ad alcuni attivisti della solidarietà internazionale.

I soldati israeliani hanno attaccato i cittadini e gli attivisti che partecipavano alla manifestazione e hanno sparato lacrimogeni e bombe stordenti contro di loro.

Decine di partecipanti sono rimasti asfissiati e vaste aree dei terreni agricoli dei cittadini hanno preso fuoco, a causa del lancio intensivo dei candelotti lacrimogeni delle IOF.

Centinaia di persone e proprietari terrieri hanno recitato la preghiera del venerdì sulle loro terre nell’area di Umm al-Shaqhan, situata tra al-Tuwani e Shaab al-Butm, ad est di Yatta, che sono sotto minaccia di sequestro da parte delle autorità israeliane.