Diversi feriti in Cisgiordania, durante “scontri” con le IOF

Nablus-PIC, Wafa e Quds Press. Decine di palestinesi sono rimasti feriti durante gli “scontri” (*) scoppiati venerdì tra cittadini palestinesi e le forze di occupazione israeliane (IOF) in varie zone della Cisgiordania.

Ahmed Jibril, direttore del Centro di emergenza della Mezzaluna Rossa a Nablus, ha dichiarato che le IOF hanno sparato proiettili letali, proiettili di metallo ricoperti di gomma, lacrimogeni e bombe sonore contro i giovani del Monte Sobeih, a Beita, nel sud di Nablus.

Un cittadino è stato ferito alla bocca; altri 17 sono stati feriti con proiettili di metallo ricoperti di gomma mentre altri ancora hanno avuto problemi respiratori.

Un testimone ha riferito che le IOF hanno preso d’assalto l’area del Monte Al-Alam, a nord di Ni’lin, nel distretto di Ramallah, e hanno iniziato a sparare proiettili letali e bombe a gas contro i residenti.

I giovani hanno risposto e dato fuoco a pneumatici delle auto e lanciato pietre contro i soldati. Decine di palestinesi sono rimasti feriti.

Inoltre, le IOF hanno represso la marcia settimanale di Kafr Qaddum, a est di Qalqilya, sparando bombe a gas contro i manifestanti.

Molti cittadini hanno avuto difficoltà respiratorie e un giovane è stato arrestato, secondo quanto riportato da fonti locali.

 

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.