Documento trapelato (e non confermato) afferma che Dahlan diventerà il leader della Striscia di Gaza

Gaza-Ma’an. Nel mezzo del conflitto crescente tra Hamas e l’Autorità Palestinese (ANP) dominata da Fatah, un documento trapelato e non confermato ottenuto da Ma’an rileva che Muhammad Dahlan, il leader “scaricato” di Fatah e rivale politico del presidente Mahmoud Abbas, potrebbe essere nominato capo del governo di Gaza a seguito di colloqui tra i dirigenti di Hamas e Dahlan al Cairo.

Il testo, intitolato “Un documento di consenso nazionale per costruire la fiducia”, dettaglia un presunto accordo tra il movimento di Hamas, guidato nella Striscia di Gaza da Yahya Sinwar, e Dahlan durante i colloqui promossi dagli Egiziani quando i funzionari palestinesi hanno istituito un fronte politico per sfidare l’ANP in coordinazione  con Dahlan.

In passato Dahlan fu un feroce  avversario del governo di Hamas a Gaza, a seguito del successo di quest’ultimo alle elezioni del 2006, e ciò portò Fatah e Hamas a un lungo conflitto interno. Dunque Dahlan può sembrare un improbabile alleato politico per Hamas. Tuttavia, gli analisti hanno sottolineato che il nuovo rapporto tra gli ex nemici rappresenta il rifiuto reciproco, di Dahlan e Hamas, nei confronti dell’ANP guidata da Abbas nella Cisgiordania occupata.

Il documento contiene 15 punti che mirano a porre fine ai problemi della riconciliazione palestinese, e comprendono quelli per risolvere problemi di vendetta o di risarcimento sorti nella contesa durata più di un decennio fra Hamas e Fatah.

Secondo il documento, i colloqui hanno stabilito che Dahlan diverrebbe il capo del governo della Striscia di Gaza, mentre Hamas controllerebbe il ministero degli Interni di Gaza.

Le indiscrezioni non sono state confermate né da Hamas né da Dahlan.

La nuova relazione di Hamas con Dahlan ha ricevuto attenzione dopo la decisione dell’Egitto di inviare milioni di litri di carburante nella Striscia di Gaza assediata, quando Israele, che mantiene il territorio sotto un blocco devastante da un decennio, ha tagliato drasticamente l’energia elettrica a Gaza su richiesta dell’ANP.

Nonostante l’ANP neghi le accuse, i Palestinesi e gli osservatori internazionali credono che le recenti politiche dell’Autorità Palestinese contro Gaza abbiano lo scopo di esercitare pressione su Hamas perché ne abbandoni il controllo e lo consegni a quello dell’ANP.

Dahlan, che, pur rimanendo in esilio a Abu Dhabi, continua a mantenere il tiro politico nella regione, sembra abbia persuaso il governo egiziano a inviare del combustibile nel territorio assediato per evitare il totale collasso umanitario.

Tuttavia, altre relazioni hanno affermato che il combustibile è stato fornito a Gaza a seguito di un accordo in base al quale Hamas collaborerà con il governo egiziano per contrastare attività militanti nel Sinai – Hamas è stato accusato di ospitare militanti nel suo territorio, ma ha sempre fermamente negato.

Negli anni ’90, Dahlan condusse una spietata repressione contro Hamas, facendo retate di migliaia di islamisti che si rifiutavano di riconoscere la legittimità dell’ANP dopo gli Accordi di Oslo. Tuttavia, cadde in disgrazia nel giugno 2007, dopo la disfatta umiliante delle sue forze da parte dei combattenti di Hamas, nei giorni delle dure lotte per le strade di Gaza, quando Hamas cacciò le forze di Fatah dal territorio.

Due anni dopo, tornò alla fase politica quando venne eletto nel comitato centrale di Fatah, nell’agosto 2009. Nel dicembre 2010 venne sospeso dalla commissione dopo un’inchiesta per esaminare le sue finanze e on l’accusa di istituire una milizia personale.

Nel 2011 fu anche accusato dai leader di Fatah di aver avvelenato Yasser Arafat.

Nel 2015, Dahlan fece di nuovo notizia quando chiese l’unione di tutte le fazioni palestinesi, compresi Hamas e Jihad islamico, nell’Organizzazione di liberazione palestinese (OLP).

Dahlan chiese anche di porre fine all’ampiamente criticato  coordinamento della sicurezza dell’ANP con Israele, e dichiarò che considerava gli Accordi di Oslo non più validi.

I media internazionali hanno annunciato i piani di diversi paesi del Medio Oriente per sostenere Dahlan come prossimo presidente palestinese per sostituire il suo rivale Abbas.

Traduzione di Edy Meroli