Domenica 18 novembre, notte degli orrori a Gaza

InfoPal. Mona el-Farra, direttore dei progetti di Gaza, è un medico, ed è impegnata nel campo dei i diritti umani e delle donne nei territori occupati di Gaza.

E’ nata a Khan Younis, a Gaza, si è sempre dedicata ai programmi di sviluppo locale che mirano a migliorare la qualità del servizio sanitario, attraverso i programmi culturali e ricreativi, realizzati in tutta la Striscia di Gaza. 

El-Farra è anche la vice-presidente della Mezzaluna Rossa palestinese, e un membro dell’Unione dei Comitati di lavoratori nel settore della sanità. Inoltre, fa parte del Comitato consultivo, Gaza Libera. 

Di seguito è riportata la sua testimonianza sugli orrori vissuti a causa dell’attacco israeliano avvenuto la notte scorsa. Si prega di condividere il suo rapporto ampiamente, partecipare alle manifestazioni, https://docs.google.com/document/d/1Iq4XZx9Vj0BDIiWzlHi2mUS0VUOn_t-prgtGGCzatQw/mobilebasic?pli=1 , e donare alle organizzazioni impegnate nel campo degli aiuti.

“Il 18 novembre 2012 non riuscivo a dormire, l’operazione navale contro le coste di Gaza continuava da più di 3 ore, soprattutto nella parte sud della spiaggia, dove gli israeliani cercavano il relitto di un caccia abbattuto, i bombardamenti non si arrestavano e non potevo dormire, così come la maggior parte degli abitanti della città. 

“E’ bello essere in contatto con gli amici su Facebook, da un po’ di sollievo, non mi sento completamente sola, insicura e tesa, guardo l’orologio che segna le 06:00, quindi decido di staccare la spina e dormire per un po’. Tutto ad un tratto, si sentono quattro grandi esplosioni, provenienti dal centro della città bang bang bang e bangggggggggggggggggg.

Gaza-Domenica, ore 6:15

“Quattro grandi esplosioni si sono verificate nel centro della città di Gaza, un caccia F16, ha colpito il Saraya, un complesso governativo completamente distrutto durante l’operazione Piombo Fuso del 2008, ora è un terreno vuoto, circondato da case affollate, qual è lo scopo di bombardarlo? A parte terrorizzare i civili e danneggiare parzialmente decine di abitazioni! 

Pare che gli israeliani abbiano perso la loro bussola, e la loro missione a Gaza, è una missione impossibile! nonostante le nostre grandi perdite, di vite e di proprietà.

Noi non abbiamo niente da perdere, a parte le nostre catene. Vi voglio bene e ricordate che noi siamo qui per resistere, soffriamo l’occupazione e combattiamo per la libertà, non siamo delle vittime, ma camminiamo sulla via della libertà. 

Non dormo da tre notti di fila.

 

Dr. Mona el-Farra