Dopo Fos-sur-Mer, anche i portuali di Genova pronti a bloccare il cargo di armi per Israele

Genova. A cura di Alessandro Barbieri. “Il porto di Fos non deve essere utilizzato per rifornire l’esercito israeliano”, ha dichiarato in un comunicato stampa la sezione CGT dei portuali del porto di Fos-sur-Mer, vicino a Marsiglia. I lavoratori portuali affermano di essere stati informati che i pezzi di ricambio per le mitragliatrici prodotte dalla società marsigliese Eurolinks e destinate ad Haifa, in Israele, dovevano essere caricati sulla nave cargo Contship Era appartenente alla società israeliana Zim. La nave doveva arrivare nel porto del sud della Francia il 5 giugno, secondo le rivelazioni pubblicate mercoledì 4 giugno dal media investigativo francese Disclose, in collaborazione con The Ditch, un media investigativo irlandese.

I portuali affermano di aver identificato e “messo da parte” i container in questione contenenti 19 pallets di materiale militare e di aver fatto sapere che non li avrebbero caricati sulla nave, per non prendere parte al “genocidio in corso orchestrato dal governo israeliano”.

Nel marzo 2024, il Ministro delle Forze Armate francesi Sébastien Lecornu ha confermato che parti di armi sono state vendute da Eurolinks alla società israeliana IMI Systems. Tuttavia, aveva assicurato che erano destinati alla “riesportazione” in altri Paesi. Nonostante ciò, i lavoratori portuali del porto di Fos-sur-Mer ritengono che questi componenti siano utilizzati dall’esercito israeliano.

Si tratta della terza consegna di questo tipo dall’inizio del 2025, nonostante i ripetuti appelli degli esperti delle Nazioni Unite a sospendere le esportazioni di armi verso Israele a causa dei rischi di utilizzo contro i civili nella Striscia di Gaza.

“Gloria ai portuali del porto di Fos”, “in tutto il mondo si sta organizzando la lotta contro il genocidio di Gaza”, ha twittato il deputato di LFI per Bouches-du-Rhône Manuel Bompard.

Il leader del partito Jean-Luc Mélenchon ha pubblicato un messaggio simile, chiedendo un “embargo immediato sulle armi del genocidio”.

Nel settembre 2024, era stato rivelato il contenuto di un rapporto governativo che confermava che la Francia aveva venduto 30 milioni di euro di armi allo Stato di Israele nel 2023, mentre Macron ha falsamente dichiarato in un intervista in ottobre: “La Francia non ne sta consegnando”.

Infine, due container aggiuntivi di tubi per cannoni non saranno spediti da Fos a Israele. “È con disgusto che abbiamo scoperto giovedì altri due container che dovevano essere caricati sulla Contship Era” e che contengono “tubi di cannone fabbricati da Aubert e Duval a Firminy” (Francia), ha avvertito il sindacato CGT dei portuali del Golfo di Fos in un comunicato stampa.

Anche i portuali di Genova hanno comunicato che non caricheranno armi sulla Contship Era, che dovrà fare scalo nel capoluogo ligure e a Salerno. Il sindacato USB, infatti ha annunciato che “il presidio di domani delle 15 al Varco Etiopia del Porto di Genova è spostato al sabato mattina per verificare che, qualora arrivasse a Genova, sia effettivamente vuota. I portuali di USB e CALP del coordinamento mare e porti di USB, indicano per domani, alle ore 18, una conferenza stampa al Music For Peace a pochi passi dal Varco Etiopia”.