Dopo i piani per demolire 100 case a Gerusalemme Est, ulteriori case palestinesi minacciate di demolizione

Gerusalemme – WAFA. Mentre proseguono i piani per la demolizione di un’intera area che comprende 100 case nella Gerusalemme Est occupata, almeno altre otto abitazioni palestinesi nella città occupata stanno affrontando una minaccia imminente di demolizione da parte della municipalità israeliana, con il pretesto della costruzione senza permesso, secondo quanto affermato da diverse fonti.

Nel quartiere di Silwan, due proprietari di case della famiglia Abbasi sono stati informati dal loro avvocato che i tentativi di ottenere un permesso di costruzione per l’edificio costruito nel 2016 per ospitare le loro famiglie sono falliti, dopo che il comune israeliano di Gerusalemme Ovest ha rifiutato di dare loro il permesso necessario. Per questa ragione, dovranno svuotare le loro case dei mobili e delle persone per farle demolire, secondo Khaled Abu Tayeh, membro del Comitato per la difesa delle terre di Silwan.

Sette persone vivono nelle due case, tra cui tre bambini, ha affermato, aggiungendo che il comune israeliano ha anche informato altre quattro famiglie a Silwan che dovranno svuotare le loro case per poi demolirle, sempre con il pretesto della costruzione senza permesso.

Il comune israeliano prevede anche di demolire 100 case nella sezione al-Bustan di Silwan, il che significa sfollare i loro 1550 residenti palestinesi.

A Isawiyya, un altro quartiere di Gerusalemme Est, fonti locali hanno affermato che il comune israeliano ha inviato ordini di demolizione contro due case di proprietà palestinese nel quartiere, sempre con il pretesto della mancanza di permessi.

Questo giovedì, un editoriale di Haaretz ha chiesto al sindaco israeliano di Gerusalemme Ovest, Moshe Leon, di “fermare i bulldozer” nella Gerusalemme Est occupata.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.