Dopo la visita di Mesha’al, anche Hamdan raggiunge la Striscia di Gaza

Gaza-InfoPal. Domenica 20 gennaio, Isma’il Haniyeh, capo del governo palestinese di Gaza, ha accolto il leader e responsabile delle relazioni internazionali del movimento di Hamas, Osama Hamdan, che ha visitato Gaza per la prima volta da più di 30 anni.

Haniyeh ha spiegato che le continue visite, effettuate dai leader palestinesi e arabi, sostengono i diritti imprescindibili del popolo palestinese, e in testa il diritto al ritorno.

Egli ha aggiunto: “Pochi giorni fa, Gaza ha accolto Khaled Mesha’al e la delegazione a seguito, e oggi essa riceve Osama Hamdan, tutto ciò conferma ancora l’attaccamento del popolo e del governo di Gaza al diritto di ritorno”.

Il premier palestinese ha aggiunto: “L’accoglienza di questi leader a Gaza accentua la vittoria che Dio ci ha concesso, inoltre queste visite confermano l’unità del popolo palestinese, sia quello residente all’interno che all’estero, perché abbiamo lo stesso destino e lavoriamo tutti per ottenere i nostri diritti”. Egli ha anche sottolineato il ruolo dei campi profughi palestinesi nei paesi della diaspora, “che hanno appoggiato la scelta della lotta armata, e contribuito con molti martiri”.

Haniyeh ha proseguito: “Siamo un solo popolo, nonostante la lontananza, nello spazio e nel tempo”, spiegando che le visite alla Striscia di Gaza “confermano che Hamas è un movimento unito, cui cuori dei leader e sostenitori sono congiunti, esso è proprio come un uccello che necessita di entrambe le ali per volare, il popolo che risiede all’interno dei territori palestinesi non può rinunciare a quello dell’estero, e vice versa”.

Il capo del governo di Gaza ha aggiunto: “Dio ha voluto che Hamdan ci raggiungesse mentre incombe l’anniversario dell’assassinio di Mohammed al-Mabhuh, leader e combattente di Hamas, avvenuto all’estero per mano del Mossad e di coloro che hanno agevolato questo crimine”.

Egli ha osservato: “Ciò dimostra che il movimento di resistenza è attivo, in tutto il mondo, per raggiungere la liberazione della Palestina, e rivela, allo stesso tempo, che l’occupazione è impegnata a colpire il movimento ovunque”. Haniyeh ha voluto sottolineare che “il sangue dei martiri non andrà invano, e Hamas non può dimenticare ciò, esso rimarrà finché non abbiamo liberato la Palestina e vendicato i nostri martiri, questa è la nostra promessa a Dio, ed il nostro impegno nei confronti del popolo palestinese”.

Haniyeh ha sottolineato che la grande accoglienza riservata a Hamdan “è una dimostrazione di amore lealtà, e un invito a tutti per visitare la Palestina e la Striscia di Gaza, assediata ma libera, nella sua volontà e decisioni”, aggiungendo che i leader palestinesi “non hanno bisogno di ottenere il permesso degli Usa o dei sionisti per visitare la Palestina”.

Egli ha rinnovato il suo invito a tutti i leader di visitare la Palestina attraverso il valico di Gaza, per ribadire il loro attaccamento ai diritti e le costanti nazionali, auspicando che il popolo palestinese possa tornare nella propria terra e vivere nello Stato della Palestina, con Gerusalemme capitale.

Dal canto suo, Hamdan ha espresso la sua gioia “per aver visitato la propria patria e incontrato i suoi fratelli, dopo la vittoria”, ringraziando Dio che ha reso ciò possibile, e attribuendo il merito alla fermezza e la resistenza del popolo palestinese.

Egli ha ricordato “i martiri che hanno sacrificato le proprie vite per la causa e la fede”, aggiungendo che la sua visita “nonostante fosse avvenuta dopo un lunghissimo tempo, arriva proprio per stare tra la sua gente, e imparare dalla fermezza del popolo palestinese”.

Hamdan ha auspicato che “quella di oggi sia il preludio ad una serie di altre visite”, esprimendo profonda gratitudine al popolo palestinese e ad Haniyeh per la calda accoglienza, e sottolineando “gli evidenti sentimenti di amore e fratellanza” dimostrati nei suoi confronti.

 

Foto: Pal.info