Due fratelli gerosolimitani costretti a demolire le loro case

Wafa. Due fratelli palestinesi del quartiere occupato di Beit Hanina, a Gerusalemme Est, lunedì hanno iniziato ad abbattere le loro case dopo aver ricevuto un ordine di demolizione dalla municipalità israeliana di Gerusalemme ovest. L’autodemolizione evita di pagare i costi esorbitanti in caso sia la municipalità ad effettuare tale azione.

La municipalità israeliana ha ordinato la demolizione delle due case, ciascuna di 65 metri quadrati di superficie e con nove persone che vi risiedono, con il pretesto della mancata licenza edile.

I palestinesi nella Gerusalemme occupata sono costretti a costruire senza permesso perché la municipalità israeliana raramente rilascia permessi ai cittadini palestinesi gerosolimitani nel tentativo di indurli a lasciare le proprie case o a lavorare altrove, mentre costruisce migliaia di unità abitative in insediamenti illegali per la sua popolazione ebraica.