Due giovani palestinesi uccisi a sangue freddo in due giorni

11062651_10154158533810760_1789290886255145072_nNablus. Ogni giorno Israele uccide un giovane palestinese.

Lunedì, al check-point di Zaatara, a Nablus, i soldati israeliani hanno colpito a morte un giovane, sostenendo che avesse tentato di pugnalare un poliziotto di frontiera. La vittima è Mohmamad Bassam Atrash di Jenin.

La Luna Rossa palestinese ha confermato la morte e ha aggiunto che l’esercito israeliano aveva impedito di avvicinarsi all’area. Secondo fonti della sicurezza palestinese, il giovane non aveva la carta di identità con sé e le forze israeliane hanno portato il cadavere in una base militare a Huwwara.

Secondo la ricostruzione di testimoni, Mohammad stava cercando di attraversare il check-point, a piedi, quando alcuni soldati lo hanno chiamato e hanno iniziato a insultarlo e ad aggredirlo, e lui ha tentato di difendersi, allora un soldato gli ha sparato 8 proiettili al petto da 5 metri di distanza.

Sabato, militari israeliani hanno ucciso un altro Palestinese, Rafeeq Kamil Rafeeq al-Taj, di 21 anni, dopo che aveva accoltellato una guardia di frontiera a Beita, a Nablus.

Il ragazzo è stato raggiunto da 5 colpi di arma da fuoco, secondo quanto affermato dalla Croce Rossa palestinese.