Due morti e tre feriti a causa di un ordigno israeliano inesploso a Shujaiyya

Gaza City – Ma’an. Venerdì due palestinesi sono stati uccisi e tre feriti quando una bomba israeliana inesplosa è scoppiata nel quartiere di al-Shujaiyya nella zona est di Gaza City.

Un inviato di Ma’an a Gaza ha riferito che si è sentita una forte esplosione nella zona di al-Shujaiyya e le ambulanze si sono precipitate immediatamente sul luogo.

Ashraf al-Qidra, il portavoce del ministero palestinese della Sanità a Gaza, ha dichiarato che due palestinesi sono stati uccisi nell’esplosione.

Al-Qidra ha identificato i due come Ayman Ziad Abu jibba e Jibril Abdullah Abu Aser, entrambi 23enni, e ha riferito che i loro corpi sono stati portati all’ospedale di al-Shifa a Gaza City.

A metà agosto sei persone erano state uccise in una simile esplosione. I gruppi di vigilanza hanno avvertito che gli ordigni sono una particolare minaccia per i bambini, che spesso pensano che le bombe siano giocattoli.

La Striscia di Gaza è attualmente disseminata di un gran numero di ordigni israeliani inesplosi, un richiamo costante all’offensiva israeliana durata più di 50 giorni che ha lasciato più di 2.150 morti, 11.200 feriti e oltre 110.000 senzatetto.

Sebbene le squadre di artificieri della polizia di Gaza abbiano lavorato sul territorio per distruggere gli ordigni inesplosi e prevenire le minacce alla sicurezza della gente del posto, la mancanza di attrezzatura adeguata a causa dei sette anni di assedio israeliano e la mancanza di risorse più in generale hanno ostacolato gli sforzi.

Anche prima dell’ultimo assalto israeliano, gli ordigni inesplosi delle offensive dal 2008-9 al 2012 erano una grave minaccia per gli abitanti di Gaza.

Una relazione del 2012 pubblicata dall’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani ha riportato che 111 civili, 64 dei quali bambini, sono stati vittime di ordigni inesplosi tra il 2009 e il 2012, raggiungendo una media di quattro al mese nel 2012.