Due Palestinesi uccisi e 37 feriti negli scontri della scorsa settimana

-1569586724Gerusalemme-Quds Press. Durante il periodo compreso tra il 24 febbraio e il 2 marzo, le forze israeliane hanno ucciso due cittadini palestinesi e ne hanno feriti altri 37.

Il 27 febbraio scorso, è stato ucciso il giovane Rabiʿ Salman, 20 anni, proveniente dal campo profughi palestinese ʿAskar, dopo un inseguimento da parte delle forze di occupazione, nei pressi della cittadina di al-Zawiyya, a Salfit.

Allo stesso modo, in data 1 marzo, è stato ucciso il giovane Saʿid Qaysiah, 24 anni, abitante a al-Dhahriyya, a Hebron, colpito dal piombo dell’occupazione dopo aver eseguito un’operazione di accoltellamento avente per oggetto un colono all’interno dell’insediamento ebraico “Hafut Mur”, che sorge in territorio palestinese a sud di Hebron.

La resistenza palestinese ha preso di mira l’insediamento “Efrat”, a sud di Betlemme. I veicoli militari israeliani ai confini con la Striscia di Gaza hanno aperto il fuoco. Le forze di occupazione hanno annunciato il ferimento di un soldato nel corso della prima operazione, mentre nella seconda non vi sarebbero state perdite.

La polizia israeliana ha dichiarato che le proprie forze sono state in grado di contrastare “l’offensiva degli accoltellamenti”, durante la scorsa settimana, mentre i soldati dell’occupazione, di stanza a un posto di blocco a Qalandiyya, a nord di Gerusalemme, hanno sparato alla giovane Manar Mujahid, l’hanno ferita e arrestata, così come hanno arrestato un’altra ragazza nei pressi della moschea di Ibrahim a Hebron.

Sono 37 i palestinesi feriti dalle pallottole dell’occupazione, proiettili di piombo e di gomma, o intossicati dai gas velenosi, o colpiti dai frammenti delle bombe sonore.

I combattenti della Resistenza palestinese hanno preso di mira le forze di occupazione e i coloni con bombe Molotov e pietre nella maggior parte dei Territori occupati, durante la scorsa settimana: il numero complessivo d israeliani feriti, nelle operazioni delle Resistenza palestinese, ammonta a 6, di cui tre soldati e tre coloni, a Gerusalemme e dintorni, Ramallah e Betlemme.

Nella città di Ramallah sono stati registrati 14 punti di contatto con le forze di occupazione durante la scorsa settimana, al posto di blocco di Bait El, nell’insediamento di Bait El, nell’insediamento di Kokhav Hishahr, al campo militare di Ofer, a Deir Abu Mashaal, a Birzeit, all’insediamenti di Ofra, all’insediamento di Talmon, a Bait Ur al-Tahta, a Safà, a Naalin, a Balaain, a Silwad, a Misbah.

A Gerusalemme sono stati registrati 11 punti di contatto: al posto di blocco do Qalandiyya, ad al-Ram, ad al-Tur, a Silwan, a Hazma, a al campo profughi di Shuafat, a al-Issawiyya, nella Città Vecchia, ad Abu Dis, nell’insediamento di Maaliyya Adumin. A Betlemme, sono pure stati registrati 11 punti di contatto: al campo profughi di al-Dahisha, nell’insediamento Efrat, ad al-Khadir, nel campo profughi di al-Azza, a Bab al-Zuqqaq, al campo profughi di Ayda, a Bait Jala, a Taqwa, a Nakhalin, a Hawsan, al campo militare Qiba Rahil, alla moschea di Bilal.

Qud Pressa ha contato 8 punti di contatto a Hebron: l’insediamento di Hafut Mur, a al-Dhahiriyya, a Bait Ummar, nell’insediamento di Adurim, nel campo profughi di al-Fuwar, nel centro storico, nell’insediamento di Karmi Tsur, a Dura. Quattro punti di contatto a Nablus: al posto di blocco di al-Hawra, a Sibastiyya, a Bait Amrin, al posto di blocco di Zaatara. Tre contatti a Jenin: a Zabuba, a a Jabaa, a Deir Abu Saaif. Stessa cosa a Qalqiliyya: a al-Funduq, a Jit, a Kufr Qadum.

Nella Striscia di Gaza i contatti sono avvenuti a est del campo profughi di al-Burj a Bait Lahiya.

Inoltre, ci sono stati un contatto a Tubas  e uno a Salfit.

Traduzione di Federica Pistono