Due palestinesi uccisi, decine di ricoverati per un attacco delle forze israeliane contro le manifestazioni a sostegno di Gaza

Cisgiordania-Pic. Due giovani palestinesi sono stati uccisi, mentre centinaia sono stati feriti, venerdì, a seguito di violenti scontri scoppiati tra le forze di occupazione israeliana e giovani palestinesi in diverse zone della Cisgiordania, nell’ambito di massicce manifestazioni a sostegno di Gaza.

Udai Nafeth Jabr, 19 anni, è stato ucciso dalle forze israeliane durante gli scontri scoppiati a Safa, a ovest di Ramallah.

Thameur Faraj Samour, 22 anni, ha esalato l’ultimo respiro dopo aver subito una ferita al torace negli scontri scoppiati a Tulkarem, dopo una manifestazione di protesta organizzata in solidarietà con la Striscia di Gaza, secondo i dati forniti dai medici palestinesi a un corrispondente di Pic.

L’esercito israeliano ha attaccato pacifici manifestanti, sparando proiettili alla cieca. Decine di giovani palestinesi sono stati ricoverato d’urgenza all’ospedale Dr. Thabet  per aver riportato gravi lesioni.

Gli attacchi delle forze israeliane hanno colpito dimostrazioni di massa organizzate da Hamas dopo la preghiera del venerdì per protestare contro l’offensiva israeliana in corso contro Gaza assediata.

Più di 100 cittadini hanno subito ferite d’arma da fuoco e da proiettili di gomma, mentre molti altri hanno avuto difficoltà respiratorie a causa dell’inalazione di gas lacrimogeni lanciati dalle truppe di occupazione su migliaia di manifestanti non violenti che aderivano alle proteste.

Oltre 40 mila palestinesi partecipavano alla marcia che ha preso l’avvio dalla moschea al-Hussein Ben Ali di Hebron, fino a Bab al-Zaouia e ai check-point israeliani.

“Io e i miei figli siamo scesi in piazza sapendo in anticipo i rischi che correvamo. Tuttavia, l’orrore sopportato dai nostri fratelli e sorelle di Gaza è molto più insopportabile del fatto che ci possano sparare o ammazzare ai check-point israeliani. L’aumento del numero delle vittime è la prova conclusiva che la nostra resistenza è attiva e che nessuno può  frenare la forza del nostro popolo”, ha dichiarato Um Jihad a un corrispondente di Pic.

Eid Abu Menchar, membro di un equipaggio di ambulanza, ha raccontato a Pic: “Abbiamo trasportato decine di civili che sono stati feriti da pallottole, da proiettili di gomma e da gas lacrimogeni”.

L’esercito israeliano era schierato massicciamente a Bab al-Zaouia. Un’unità di cecchini israeliana stazionava sui tetti delle case “per intensificare gli attacchi contro i manifestanti”, ha riferito un testimone oculare.

I medici palestinesi hanno detto che ​​all’ospedale di Hebron sono arrivati 50 feriti dopo essere stati colpiti da pallottole e proiettili di gomma sparati dall’esercito sionista durante gli scontri di Bab al-Zaouia.

Similmente, sono scoppiati violenti scontri a Beit Ummar, vicino al campo profughi di Al-Aroub, a Halhoul, e a Bani Naim, a Hebron, tra le pattuglie dell’occupazione pesantemente armate e un gruppo di giovani palestinesi.

Ingenti misure di sicurezza sono stati imposte dalle truppe di occupazione agli ingressi principali di Hebron, dove è stato registrato un pesante lancio di gas lacrimogeni. Si sono riscontrati decine di feriti tra le donne e i bambini, a causa del gas.

Gli scontri sono degenerati quando un’orda di coloni estremisti israeliani ha preso d’assalto case palestinesi del quartiere di al-Hawwar e ha lanciate pietre contro i veicoli palestinesi.

Testimoni oculari hanno detto che almeno 10 palestinesi hanno subito ferite d’arma da fuoco mentre decine sono stati curati per problemi respiratori dopo l’inalazione di gas lacrimogeni lanciati dalle truppe di occupazione.

Nel frattempo, brutali scontri sono scoppiati in diversi zone di Salfit provocando gravi lesioni e problemi respiratori a decine di giovani palestinesi.

La situazione a Dura non era meno tesa quando una situazione di terrore ha travolto i manifestanti pacifici che erano scesi in piazza dopo la preghiera del venerdì, per esprimere la loro rabbia per l’offensiva israeliana contro Gaza.

In un evento correlato, un’ondata di scontri è scoppiata a Ramallah a seguito della dimostrazione di massa tenuta in solidarietà per Gaza insanguinata.

Sono state riscontrate decine di feriti gravi durante gli scontri scoppiati vicino al carcere di Ofer, a sud-ovest di Ramallah.

Le forze di occupazione israeliane hanno attaccato i manifestanti non violenti colpendo pesantemente con pallottole, proiettili di gomma e gas lacrimogeni.

Traduzione di Edy Meroli